NAPOLI SEI M4GNIFICO.
di Alessandro Ciervo e Luigi Paolella (IF)
Ci risiamo, dopo soltanto due anni, dopo gioie, dolori, sacrifici, speranze che col passare dei mesi aumentavano di giorno in giorno, il Napoli si laurea campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia.
Questa non è soltanto la vittoria di Antonio Conte e dei suoi, ma è la vittoria di un popolo, di una città che non ha mai smesso di supportare la propria squadra anche nei momenti più difficili, anche quando l’Inter sembrava ormai scappata, ed è solo grazie a questo supporto che gli azzurri sono riusciti a raggiungere questo traguardo.
Basti pensare soltanto a 9 mesi fa, al 18 agosto 2024, quando il Verona alla prima giornata di campionato rifilò 3 gol ai partenopei e spense tutto l’entusiasmo che si era creato in estate con l’arrivo di Conte; quante ne abbiamo sentite dire dopo quei 90 minuti?
“Il Napoli finirà di nuovo decimo”.
“Conte non arriverà a gennaio”.
“Nulla è cambiato dall’anno scorso”.
E invece no, il tecnico di Lecce dopo essersi preso tutte le responsabilità di quella disfatta in conferenza stampa, si è subito rimesso al lavoro, costruendo tassello dopo tassello una squadra che soltanto grazie alla “cazzimma” e la voglia di vincere, ha messo a tacere tutte quelle critiche.
Eppure, è strano pensare come le sorti di questo scudetto siano state decise soltanto da piccoli eventi che si sono poi rilevati decisivi, da quelle che possiamo chiamare “sliding doors”, come direbbero lì, a Lancaster, perché se Billing quel 1 marzo al Maradona non avesse siglato il gol del pari contro l’Inter, o se Brescianini ad Agosto avesse firmato per il Napoli escludendo l’arrivo di McTominay, adesso probabilmente staremmo scrivendo questo articolo con la delusione di chi ci aveva sperato fino alla fine.
Ormai però tutto è deciso, non ci resta altro che festeggiare, e per questo adesso andiamo a raccontare quella che è stata la partita che resterà per sempre nella storia di questa squadra e nel cuore dei tifosi.
In un’atmosfera delle più belle al mondo, con la spinta del proprio pubblico che dal 1’ al 90’ non ha mai lasciato i propri ragazzi soli, gli uomini di Conte sin dall’inizio ci hanno provato più di una volta, ma, tra le parate di Sherri e occasioni clamorosamente sprecate, non riescono ancora a sbloccare il match. Al 20’ minuto però, qualcosa cambia all’interno del Maradona, cresce l’ansia e l’agitazione, poiché mentre la porta del Cagliari sembrava essere stregata, dal Sinigaglia di Como arriva la notizia del gol di De vrij che porta momentaneamente l’Inter al di sopra degli azzurri in classifica. Ai giocatori probabilmente non viene detto nulla, per evitare ulteriori pressioni, ma anche in panchina si inizia a respirare una brutta aria.
Al 42’ però, ci pensa ancora una volta l’MVP della Serie A a scacciare tutti i fanstasmi, colui che ha trascinato il Napoli a suon di gol e assist questa stagione, Scott Mctominay, che con una semi rovesciata fa esplodere il Maradona e fa capire ai tifosi che lo scudetto si può raggiungere, che forse non é solo un sogno, che il Napoli è davvero a un passo dalla storia.
La ripresa ormai inizia sul filone del primo con gli azzurri spinti sempre di più dal proprio pubblico e la voglia irrefrenabile di mettere il lucchetto al match, e infatti subito il Napoli trova il gol che chiude i conti, che trasforma il sogno in realtà, con Lukaku che sembra esser tornato per soltanto pochi secondi quello del 2021 e che dopo aver superato due difensori insacca in rete e dà il via alla festa.
Dal 51’ al 95’ poi è una festa infinita al Maradona, con la coreografia mostrata dalla curva che indica il “4” e l’accensione di fumogeni da ogni parte dello stadio. Si aspetta soltanto il fischio finale, che arriva ufficialmente al 95’ minuto , e tra lacrime, urla di gioia, abbracci tra sconosciuti che sono legati da una sola passione, tifosi che pensano ai loro cari e li vorrebbero lì con loro, il Napoli é ufficialmente campione d’Italia.
Ancora una volta la rivalsa di un popolo.
Ancora una volta, per una notte, o forse di più, Napoli non aveva problemi, non aveva pensieri, ma solo un grande amore per quello che è più di uno sport.
Grazie ragazzi💙.
Napoli Campione d’Italia 2024/25