Un albero per la memoria: la VF adotta un leccio per Luca
di Francesca Pia Piantarosa (VF)
Oggi sono passati 3 mesi dalla morte di Luca Piscopo, un evento tanto tragico quanto improvviso che ha avvicinato tutta la comunità del Pansini, stretta attorno al dolore dei suoi insegnanti e compagni di classe. La ferita della perdita è ancora aperta, ma da parte della VF non mancano le iniziative per rendere omaggio al ricordo di quello che rimarrà per sempre un caro amico. Il giorno 23 Febbraio infatti, i compagni, i professori, gli amici e i parenti si sono recati al Bosco di Capodimonte, dove è stato piantato un albero in suo onore, donato al parco dagli stessi insegnanti e dai genitori dei ragazzi. L’albero in questione è un leccio, e la sua scelta non è per niente casuale, come dice un pezzo della lettera che i ragazzi hanno scritto e letto davanti alla giovane pianta: “Il leccio è un sempreverde, caratterizzato da una folta chioma (come i tuoi splendidi ricci), ed è capace di raggiungere notevoli dimensioni (come ne eri capace tu). Le ghiande del leccio sono dolci, buona fonte di cibo per gli animali selvatici: come vedi i tuoi frutti continueranno comunque ad esserci e a vivere dentro di noi”.
Tutti in semicerchio, attorno al piccolo albero tenuto in piedi da un’impalcatura di legno e un laccio di plastica; è una delle botaniche del parco a rompere il silenzio, mostrando a tutti la targa realizzata dalla tipografia, commissionata appositamente. “Luca, il tuo albero, il nostro albero simboleggia la figura del saggio, metafora di virtù positive, ha le radici nella terra e la chioma nel cielo, si rigenera grazie all’energia che circola tra questi due elementi. È quindi una specie di ponte tra il cielo e la terra, che ci terrà legati in eterno”: questo è ciò che è scritto sulla targa, piantata davanti all’albero al momento, mentre tutti guardavano, pensavano, piangevano. “Io non ho parole” dice fievolmente la madre di Luca, che più di tutti ancora non si fa capace di ciò che è successo, ma allo stesso tempo ha la forza di mostrare un sorriso su un volto consumato da lacrime e di lasciarsi andare ai ricordi, di raccontare a tutti le sfumature più belle di Luca. È stato proprio il ricordare che ha permesso a tutti di uscire dal bosco con un dolce sorriso sul volto, simbolo che quest’iniziativa non farà altro che alleggerire almeno un po’ questo masso, una pietra di malinconia che grava sul cuore di chiunque ha conosciuto questo ragazzo; Luca voleva che le persone lo ricordassero e grazie a questo piccolo gesto, chiunque potrà farlo.
Resti sempre un Pansiniano Luca, uno studente ambizioso e diligente, un ragazzo sveglio su cui tutti possono contare. Ti vogliamo bene ❤
Una cerimonia dovuta, grazie per avercela raccontata e reso partecipi.
❤️