A testa alta al ‘Bernabeu’

di Pietro Aldo Mocerino (IIG)

Se talvolta la prestazione conta più del risultato, allora il Napoli di Mazzarri può ritenersi soddisfatto. La sconfitta in casa del Real Madrid per 4-2 non cancella i progressi che la squadra ha evidenziato sia a livello di gioco che di testa. Tranne qualche sporadico calo, gli azzurri tengono testa alle merengues di Carlo Ancelotti, affrontando il match a viso aperto e senza chiudersi in difesa, tanto da passare in vantaggio già al 9’, quando, su cross pennellato da Kvaratskhelia, Di Lorenzo sotto porta resiste alla tentazione di tirare e serve in orizzontale Simeone, lesto ad insaccare, nonostante l’opposizione di Lunin. Il Real replica appena due minuti dopo, approfittando di una palla persa a centrocampo da Lobotka e recuperata da Brahim Diaz, che serve al limite Rodrygo, bravo a concludere con un destro a giro che spolvera la schiena di Juan Jesus e s’insacca all’incrocio. I padroni di casa premono sull’acceleratore ed al 22’ vanno in vantaggio, con un colpo di testa perfetto del solito Bellingham che tramuta in rete un traversone millimetrico di Alaba dalla sinistra. Si va al riposo sul 2-1 per i blancos, ma non è finita qui. L’ingresso in campo di Osimhen proprio per Simeone è un chiaro segnale di come i partenopei vogliano giocarsela senza timori reverenziali, infatti al 47’ pareggiano, con Di Lorenzo a liberare in area Anguissa, che dapprima prova un assist, poi, sulla ribattuta, indovina un potente diagonale di destro che non perdona Lunin. Sulla reazione dei madridisti sale in cattedra Meret, che devia in corner un pericoloso colpo di testa di Rüdiger (77’) e, poco dopo, respinge di piede su Bellingham (80’), mentre Joselu, subentrato a Ceballos, sbaglia l’impossibile sotto porta. Fino a quando un altro sostituto, Nico Paz, conclude dalla distanza e sorprende Meret (84’). Qui il Napoli cala e subisce anche il poker dello stesso Joselu in pieno recupero, su invito perfetto dell’instancabile Bellingham. Risultato forse troppo severo per gli uomini di Mazzarri, che hanno messo in campo una convinzione ritrovata. E, al di là del punteggio, è questa l’indicazione più rilevante del match in prospettiva futura, non solo per la Champions, dove basterà pareggiare l’ultima col Braga per passare il turno.

Questa la pagella degli uomini di Mazzarri:

Meret 5,5: si supera in due occasioni, ma sul sorpasso decisivo di Paz si lascia sfuggire il pallone dalle mani.

Di Lorenzo 6,5: assist per il vantaggio del Cholito, poi una giocata per liberare Anguissa in area che vale come un passaggio decisivo, tiene bene anche in difesa.

Rrahmani 5,5: Rodrygo e Bellingham sono pessimi clienti, lui fa quel che può, ma non basta.

Natan 5,5: sempre tenace, prova a limitare i danni, ma si perde Bellingham sul raddoppio del Real.

Juan Jesus 5: non ha il passo del terzino e si vede, molti errori in fase di disimpegno.

Anguissa 6,5: ci mette un po’ per carburare, cresce nella ripresa e centra pure il bersaglio.

Lobotka 6: la mediana madridista lo limita molto, prova a registrare il gioco azzurro, specie nel secondo tempo.

Zielinski 6: finché un pestone assassino di Rüdiger non lo mette fuorigioco, tenta di illuminare la manovra.

Politano 5,5: mobile senza dubbio, ma non trova il guizzo decisivo.

Simeone 6: rapace come sempre in occasione del primo gol, per prudenza tattica esce per far spazio ad Osimhen e non lo affianca, ma non demerita.

Kvaratskhelia 6: innesca bene Di Lorenzo per il gol di Simeone, poi si vede a tratti, in un paio di circostanze è troppo altruista e non prova a concludere.

Osimhen 5,5: corre tanto, ma non conclude quasi mai, se non una volta in offside. Elmas 5,5: qualche spunto, ma non cambia il passo-gara.

Cajuste, Zanoli e Raspadori s.v.

Mazzarri 6,5: va a Madrid per giocarsela, e questo dice tanto. Prova anche a riscrivere l’esito del match con i cambi, non gli va bene, ma comunque ha il merito di aver restituito un’identità di gioco alla squadra.

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