I quadri rubati

Van Gogh, ritrovati due quadri rubati nel 2002: erano nelle mani dei clan.

Il 30 Settembre 2016, a Napoli, sono stati ritrovati e sequestrati dalla Guardia di Finanza, due quadri di Van Gogh, rubati nel 2002 nell’ omonimo museo di Amsterdam. I dipinti, “La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta” e “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Neuen”,erano custoditi a Castellamare di Stabia, nella cassaforte di uno degli arrestati. Per accertarsi che questi fossero autentici, la Guardia di Finanza li ha sottoposti ad un esperto,il quale ha confermato che il valore dei due quadri è di circa 100 milioni di dollari. Non possiamo quindi che complimentarci con le forze dell’ ordine, non solo per il lavoro svolto, ma anche perché, grazie a loro, il patrimonio artistico internazionale avrà riacquistato due opere di grande valore. Non a caso, esse sono state inserite dall’ Fbi tra le “top ten art crimes”, tra le opere d’ arte più ricercate al mondo. Van Gogh è ancora oggi un artista molto attuale, apprezzato per l’ energia e la vitalità che ha saputo trasmettere nei suoi dipinti.

La sua vita fu molto travagliata e difficile. Fin da giovane si dedicò all’arte, considerandola uno strumento per comunicare all’ osservatore i suoi dolori e sofferenze. La scelta dei soggetti naturalistici, dei colori, delle linee o particolari tipi di policromie ebbero per lui molta importanza, perché considerati mezzi espressivi, costretti a piegarsi e a modellarsi per affermare il suo pensiero e le sue idee. Era un artista unico e rivoluzionario insomma, basta ammirare le pennellate con le quali si è distinto da altri artisti impressionisti di quel tempo: Degas, Monet e Manet …. Anche se le opere ritrovate, non sono tra le più famose, esse ci offrono ulteriori testimonianze autobiografiche di questo grande artista. Ritrarre la spiaggia di Scheveningen(1882), non è stata una decisione casuale, in quanto egli, in questo luogo, si recava spesso per lavorare con gli acquerelli. Ciò che colpisce l’ osservatore al primo impatto è sicuramente l’ uso dei colori che danno lucentezza al quadro, infatti, per favorirla, l’artista ha usato il giallo, l’ ocra e un po’ di marrone per ottenere tinte costanti e aumentare la saturazione. Della seconda opera,”Una congregazione lascia la chiesa riformata di Neuen” non abbiamo molte notizie, Vincent lo dipinse nel 1894 con i colori ad olio.

È stata veramente una grande fortuna aver recuperato questi due dipinti che il mondo dell’arte sembrava aver dimenticato. Grazie a questo ritrovamento,ora “La notte stellata” gode della luce di altre due stelle.

Mariapia Cariota IIF

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