Weekend di solidarietà Christmas Edition 2019 con lo “Shekinà”

di Ragazzi Roberta Vecchione

 

I giorni 14 e 15 dicembre hanno avuto per i ragazzi del Pansini e di altre scuole due soli protagonisti: la solidarietà e il volontariato.

Secondo la mia opinione, che posso affermare perché sono stata una degli studenti che aderito all’iniziativa, l’organizzazione efficace dei ragazzi dello “Shekinà” e la tanta voglia di fare degli studenti volontari ha dato molti frutti per i più bisognosi, nonché un’esperienza indimenticabile e gratificante per tutti i partecipanti.

Il fine del weekend di solidarietà è stato quello di raccogliere beni di prima necessità in particolar modo per le vittime dei terremoti in Albania, anche se parte del ricavato è stato dato anche ad associazioni che si occupano dei più bisognosi nella città di Napoli. Per “beni di prima necessità” sono stati presi in considerazione tutti i cibi a lunga conservazione, indumenti nuovi, biancheria intima, prodotti per l’igiene.

Ci sono stati diverse fasce di orario, sia per il sabato che per la domenica. Il sabato i volontari si sono riuniti presso il centro pastorale giovanile dalle 11:00 alle 13:00 per la mattina, poi dalle 16:00 alle 19:00 per la fascia di orario serale. La domenica, invece, gli studenti hanno partecipato all’attività di mattina dalle 10:00 alle 13:00, poi, per chiunque volesse continuare l’esperienza, dalle 16:00 alle 19:00.

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Noi volontari siamo stati divisi in gruppi, che sono stati posti all’entrata dei diversi supermercati del Vomero, nonché alcuni negozi di indumenti e biancheria. Gli studenti hanno chiesto a coloro che entravano nei diversi punti vendita di acquistare un prodotto in più per coloro che ne hanno più bisogno. Abbiamo fatto anche una grande lavoro di volantinaggio e sensibilizzazione, nella speranza che la voce sull’iniziativa si spargesse quanto più possibile. Il concetto di “fare la spesa” per coloro che adesso stanno vivendo in una situazione di disagio nasce dall’idea che un gesto quotidiano, semplice, possa diventare un vero e proprio atto di eroismo ed altruismo.

Dal mio punto di vista, l’esperienza mi ha arricchito profondamente, non soltanto dandomi un insegnamento pratico su come parlare alle persone, ottenendo la loro attenzione; ma mi ha fatto anche rendere conto del fatto che, nonostante sia Natale, molte persone nel mondo intero non possono essere felici. Inoltre, ho sentito un’enorme soddisfazione che mi cresceva nel petto, potente e motivante, al solo pensiero di stare realmente facendo qualcosa di utile per chi ne ha più bisogno. Posso dire che quest’esperienza mi ha cambiata e migliorata, avvicinandomi al mondo del volontariato e della vera solidarietà, fatta di sorrisi, che noi studenti volontari non potremo vedere fisicamente, ma che, di certo, scalderanno i nostri cuori.

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