La Mela

di Flaminia Pannone II C

A differenza dei soliti articoli sulla rivisitazione dei miti, stavolta voglio riproporre un tema che ha attirato particolarmente la mia attenzione.
Qualche giorno fa, rovistando fra libri di letteratura pensando a qualche altro mito di cui parlare, l’occhio mi è caduto su un simbolo che ricorre spesso in vari testi: la mela.
Questo magari non significherà nulla, ma ritengo interessante e simpatico soffermarcisi un attimo.
Partendo dai miti più antichi, come già menzionato in un mio vecchio articolo, la mela era il simbolo della lite, del cattivo, come testimonia il racconto del pomo della discordia.
E’ morte – come nella celebre fiaba “Biancaneve”- e smarrimento, come è facile notare dalla storia biblica della cacciata dal paradiso terrestre.
Qui però è bene sottolineare un altro aspetto di questo simbolo, quello del potere, della vita.
Non hanno forse Adamo ed Eva assaggiato quel frutto perché proposto come strumento potente e prodigioso?
Rappresenta la bellezza sensuale e perversa, difatti la sua stessa descrizione in letteratura rimanda alle membra femminili e alla seduzione.
Questo frutto, come è facile ricordare, fu assegnato in quanto simbolo ad Afrodite, dea dalla bellezza incredibile, ma anche donna manipolatrice e simbolo di materialismo.
E’ simbolo di potere e perdizione, e anche per questo svolge l’importante funzione di rappresentare il peccato nella Bibbia.
Attraverso semplici simbologie si cercò di insegnare all’uomo la via della modestia e della temperanza. E’ quindi facile comprendere perché in latino il termine “mela” viene espresso con “malum”, che rimanda chiaramente al concetto di sbagliato, di cattivo.
Ma la mela è anche il simbolo dell’amore ( e qui a molti verrà da pensare a “Il tempo delle mele”) come attestato da simbologie orientali.
In ogni caso, i geni del marketing anche oggi hanno sfruttato questo simbolo per i loro brand giocando sull’elemento della familiarità.
Probabilmente, come ho già detto, ciò non significa nulla, e questo articolo è servito solo a fare pubblicità ad un vegetale.
Quindi mangiate tutti più frutta e comprate più iPhone!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.