#3 – Il punto del lunedì
di Pietro Aldo Mocerino (1G)
Nemmeno l’ultimo atto del campionato basta per scrivere la parola ‘fine’. Infatti, se per il discorso Champions era già tutto deciso ed occorreva solo mettere in ordine le qualificate, resta da sciogliere ancora il nodo della terza che retrocederà. Lazio, Inter e Milan, in quest’ordine, parteciperanno alla massima competizione europea, Atalanta e Roma andranno in Europa League, mentre sia lo Spezia che il Verona, entrambe a 31 punti, dovranno sostenere lo sforzo supplementare dello spareggio per rimanere in serie A. I liguri si sono dovuti arrendere in casa della Roma (1-2), gli scaligeri a Milano contro il Milan (1-3), dunque tutto rimandato al faccia a faccia diretto tra le due contendenti.
Il Napoli chiude tra le mura del ‘Maradona’ il suo straordinario torneo battendo 2-0 la già retrocessa Sampdoria. Al termine dell’incontro gli azzurri hanno ricevuto medaglie e trofeo celebrativi dello scudetto, ma un altro momento significativo del pomeriggio si è verificato all’88, quando Fabio Quagliarella, capitano dei blucerchiati ed ex partenopeo, è stato sostituito lasciando il campo tra gli applausi di tutto il pubblico e gli abbracci dei giocatori napoletani, un omaggio di fine carriera che lo ha commosso sino alle lacrime. Per il resto, un rigore di Osimhen ed un bolide di Simeone hanno fissato il punteggio, regalando al Napoli la vittoria n. 28 in campionato. Questa la pagella degli uomini di Spalletti:
Meret 6,5: attento ed affidabile quando è dovuto intervenire in un paio d’occasioni.
Di Lorenzo 6,5: difende e sostiene la manovra offensiva, attivo come sempre.
Rrahmani 6: impegnato quel tanto che basta per risultare presente.
Östigaard 6,5: si fa notare per la disinvoltura con la quale opera in difesa e per qualche lancio lungo indovinato.
Mario Rui 6,5: torna ad occupare la fascia sinistra, corre e lotta.
Anguissa 7: quando ci mette il fisico e la gamba non ce n’è per nessuno, una colonna in mediana.
Lobotka 6,5: solite geometrie lucide, accompagnate da un perenne movimento in ogni zona del campo.
Zielinski 6,5: mobile ed intraprendente, giocasse sempre così sarebbe tra i migliori in Europa.
Elmas 6: fa il suo, ma non lascia particolarmente il segno.
Osimhen 7,5: il capocannoniere della serie A si procura il rigore e lo trasforma, per il resto è una minaccia costante per i doriani.
Kvaratskhelia 6,5: più in vena di altre volte, prova scatti ed aperture, magari c’è da aggiustare la mira quando va al tiro.
Bereszynski s.v.: entra e si piazza insolitamente a sinistra.
Demme s.v.: partecipa alla festa finale
Gaetano 6: Spalletti gli dà fiducia, va pericolosamente al tiro due volte e mostra personalità, ma lascia il campo per infortunio.
Raspadori 6: ha il merito di innescare Simeone per il raddoppio.
Simeone 7: un gol da urlo, con un fendente imparabile, e la solita voglia di mostrare che c’è anche lui.
Spalletti 6,5: chiude con la panchina azzurra aggiudicandosi l’ultimo atto grazie all’ennesima vittoria.