Come sfuggire al conformismo letterario: intervista ad Athos Zontini
articolo di Francesca Pia Piantarosa (IG) e Sofia De Micco (VH)
Scrivere è una necessità, è “l’occasione di tirar fuori quel cumulo di malessere” che tutti noi portiamo dentro per dargli una forma nuova, per dargli valore. È questa la visione che Athos Zontini, scrittore e sceneggiatore napoletano, ha condiviso apertamente durante l’incontro dedicato al suo romanzo di debutto “Orfanzia” in merito alla sua passione per la scrittura, iniziata come un gioco, un esercizio di creatività estemporanea.
Da giovane infatti, ci ha raccontato che si dilettava particolarmente nello scrivere testi di canzoni o modificarne alcuni preesistenti di brani che ascoltava; un passatempo divenuto poi, grazie ad un atto di coraggio sfrenato, una vera e propria occupazione. Si fece notare da uno dei maggiori esponenti della musica italiana, Lucio Dalla, lasciando una busta con dentro circa venti testi davanti al backstage di un suo concerto, e dopo poche settimane aveva iniziato il suo lavoro da “riempitore di buchi nei testi”.
Passano gli anni, ma per Athos il tempo non ha fatto altro che contribuire alla climax ascendente del suo rapporto con la scrittura: dai testi di canzoni ai racconti, dai racconti ai romanzi.
Lo stesso titolo “Orfanzia”, riconducibile ad “orfano d’infanzia”, deriva dalla trasposizione del titolo del complesso progetto discografico del cantautore statunitense Tom Waits, un disco triplo chiamato “Orphans”; una scelta inusuale e assai azzardata quella di debuttare con un titolo del genere, che destò non poche preoccupazioni all’editore che ne aveva precedentemente preso in carico la pubblicazione e che provò pertanto a convincere Zontini nell’utilizzare “Ti mangio” anziché il suo neologismo (alla fine ha ben deciso di cambiare casa editrice). Capirete subito, soprattutto dopo aver letto la recensione di “Orfanzia”, che ad Athos Zontini non piace adattarsi ai canoni posti dal cosiddetto “conformismo letterario”, a cui sfugge attraverso continue sperimentazioni e mettendo sempre al primo posto la sua ambizione: porsi in una nuova direzione creando qualcosa che non è ancora stato scritto.
Attraverso questa breve videointervista realizzata al termine dell’incontro, abbiamo analizzato insieme all’autore le tappe che precedono il tanto atteso momento della pubblicazione. Speriamo che il confronto con l’esperienza diretta possa incoraggiare i numerosi talenti della nostra scuola a farsi avanti, magari inviandoci qualche poesia o racconto breve via mail.
Vi aspettiamo numerosi, e buona visione! 🙂
[riprese video di Giulia Scognamillo (IG),
montaggio video Francesca Pia Piantarosa (IG)]
Complimenti alle nostre critiche letterarie!
Un bel articolo di critica e bella intervista: domande appropriate e dirette!
Complimenti