Sistemi a confronto
di Gea Scolavino IF
In Italia attualmente uno degli argomenti più discussi riguarda l’alternanza scuola lavoro.
Troppo spesso l’opinione dei giovani é presa in scarsa considerazione dagli adulti, poichè considerata frutto di poca esperienza, tuttavia in questo caso ragazzi sono parte in causa tanto quanto gli adulti. I più giovani sono il futuro di un Paese quindi, piuttosto che tenerli lontani dalle notizie di cronaca, bisognerebbe coinvolgerli il più possibile, abituandoli a capire la società che li circonda. Su questa base ho deciso di confrontarmi con adolescenti di altre nazioni per comprendere meglio la mia realtà.
Ho chiesto così ad un liceale della Virginia la sua opinione sul sistema di educazione Americano.
D. Qual è il tuo orario scolastico?
R. Entro a scuola alle 7.20 ed esco alle 2.10 tranne qualche rara eccezione.
D. Com’è strutturata la scuola? Ritieni che sia sufficientemente equipaggiata?
R. Le classi generalmente sono piccole anche se, almeno io personalmente, non riscontro particolari problemi. Nella mia scuola abbiamo i campi di tennis, football e calcio. Le scuole private ad ogni modo di solito hanno anche piscine o comunque in qualche modo sono più attrezzate.
D. In Italia, specialmente negli anni passati, le scuole americane erano considerate un vero e proprio sogno. Si può smentire o confermare la serie infinita di clichè che sono stati divulgati dai film?
R. Non credo sia giusto nè confermare nè smentire. Molte scuole hanno le chearleader e svariati eventi sportivi ma non è tutto focalizzato su quello ovviamente. La parte che nei film che è nascosta è quella dello stress delle attività extracurricolari e dei compiti che, come in tutte le scuole, non mancano affatto.
D. Prima hai accennato ad attività extracurricolari. Cosa comprendono?
R. Le attività extracurricolari comprese nel credito scolastico sono varie. Alcuni ragazzi praticano sport, altri robotica, poesia, teatro e via discorrendo. Esiste lo SCA (associazione cooperativa degli studenti) che pianifica gli eventi scolastici e le attività. Ci tengo a specificare che queste attività non sono obbligatorie ma ad ogni modo molti ragazzi le fanno per avere un punteggio più alto a fine anno.
D. In Italia è in atto una ribellione degli studenti contro l’alternanza scuola lavoro poichè i ragazzi spesso vengono mandati a lavorare per un consistente numero di ore senza essere pagati. In America avviene?
R. Assolutamente no. Ci sono ragazzi che oltre a studiare lavorano, ma lo fanno indipendentememte dalla scuola e sono regolarmente pagati, poichè sono lavoratori a tutti gli effetti.
D.Nel sistema scolastico Americano ci sono ragazzi cosìddetti “raccomandati”?
R. E’ raro che ci siano. I nostri voti sono assegnati abbastanza in maniera oggettiva, ad esempio, se facciamo un compito in classe, ci sono prevalentemente domande a risposta multipla quindi il voto è inconfutabile. Per essere “raccomandato” devi provenire da una famiglia davvero importante ma i casi così sono davvero pochi.
D. Sei stato per vari anni in una scuola Italiana, quali sono le differenze principali che puoi evidenziare fra i sistemi scolastici?
R. Quando ero in Italia ero molto più sotto stress, anche se in America bisogna comunque studiare, lì in Italia avevo continuamente verifiche e compiti in classe. Un’altra differenza che salta all’occhio immediatamente è che le scuole sono molto meno fornite. Tuttavia devo spezzare una lancia a favore del sistema scolastico Italiano: si impara molto e, se si studia assiduamente, si esce dalla scuola con un’ottima formazione.
La conclusione che possiamo trarre è tanto ovvia quanto profonda. Non ha realmente importanza dove si compiono i propri studi o quanto possiamo essere privilegiati rispetto ad altri studenti. Se si studia assiduamente anche solo con un vecchio libro ed una matita si possono raggiungere traguardi davvero inaspettati. Tuttavia il lavoro dello studente non è solamente quello del libro ma anche quello del cittadino (anche se alle prime armi). E’ combattere per le proprie idee, imparare a farsi valere e provare a cambiare la realtà che ci circonda.