La pennellata di Kvaravaggio
di Pietro Aldo Mocerino (IIG)
Solo un lampo di genio poteva scongiurare il peggio. Fatica contro un Verona rivoluzionato dal mercato di gennaio, ma vince il Napoli che ritrova il talento di Karatskhelia, in attesa che Osimhen rientri dalla Coppa d’Africa. E dire che gli azzurri, tornati al 4-3-3, partono forte trascinati dal talento georgiano, subito protagonista al 7’ con un contatto molto dubbio in area con Cabal, anche se arbitro e Var non fanno una piega. Sempre Kvicha, dal limite dell’area, chiama Montipò a due interventi superlativi, prima di sinistro (10’), poi di destro (13’). La squadra di Mazzarri controlla completamente il match, ma, con l’andare dei minuti, il Verona si assesta e spegne la sfuriata iniziale dei partenopei, anche se occorre attendere il finale del primo tempo per annotare due puntate offensive dei gialloblù, con Forolunsho (42’) e Lazovic (45’), che però non impensieriscono più di tanto Gollini. Ripresa di marca diversa, stavolta è il Verona di Baroni a premere di più, Coppola sfiora il palo con una deviazione volante (47’), un minuto dopo è Lazovic, con una sassata da fuori area, a costringere Gollini a salvarsi in corner. Il Napoli replica solo al 55’ con Simeone che, su passaggio di Juan Jesus dalla sinistra, si vede respingere da Montipò un tentativo ravvicinato. Da questo momento in poi le due squadre si alternano nei rovesciamenti di fronte, fino a quando gli scaligeri trovano il vantaggio sugli sviluppi di una punizione, ancora con Coppola, che stavolta svetta più alto di tutti a centro area, ma trova il tocco decisivo con la spalla. Un vero colpo da ko, se in aiuto di Mazzarri non fossero arrivati i rinforzi della panchina, i nuovi innesti Lindstrøm e Ngonge, col danese che, insieme all’altro sostituto Mazzocchi, ha prima chiamato il portiere veneto ad un doppo intervento miracoloso (77’), poi è andato in fuga sulla sinistra e, dopo aver messo a sedere Duda, ha infilato con un tunnel Coppola, servendo a Ngonge il pallone del pari al 79’. Il ‘Maradona’ esplode, il Napoli crede alla rimonta e ne ha ragione, Kvara torna ad accendersi e serve (forse un po’ tardivamente) Simeone per il possibile raddoppio, ma il ‘Cholito’ si fa ipnotizzare dal solito Montipò e sciupa due volte sotto porta (83’). Kvicha, però, non demorde ed appena quattro minuti dopo lascia il segno, quando Mazzocchi recupera un pallone prezioso sulla trequarti e lo serve rapido, il georgiano punta verso il centro e da fuori area inventa un destro telecomandato e ad effetto, che va a spegnersi quasi all’incrocio. Una pennellata da autentico Kavaravaggio, che sancisce la doppia rimonta del Napoli, sul campo e in classifica, con la zona Champions ora più vicina.
Questa la pagella degli uomini di Mazzarri:
Gollini 6,5: la parata su Lazovic è da portiere vero, nulla può sul gol di Coppola.
Di Lorenzo 6: parte bene sulla fascia, col passar dei minuti cala d’intensità, comunque regge.
Rrahmani 6: quasi disoccupato nel primo tempo, nella ripresa è più impegnato dal pressing veronese.
Juan Jesus 6,5: il più determinato dei due centrali difensivi azzurri, dà anche un contributo alle ripartenze.
Mario Rui 6: spinge nei primi 45 minuti, poi esce a causa di un’ammonizione.
Anguissa 6: procede a tratti, il suo peso sulla mediana si percepisce, ma accusa troppe pause, forse per le scorie della coppa d’Africa.
Lobotka 6: buona regia nel primo tempo, va in affanno al rientro dagli spogliatoi, si riprende dopo il vantaggio veronese.
Cajuste 6: solite folate interessanti, anche se non supporta il gioco con continuità.
Politano 6: meno protagonista rispetto ad altre partite, il Napoli punta maggiormente sulla sinistra e il suo apporto si ridimensiona.
Simeone 6: ha tre occasioni, in due di queste è murato da Montipò, su quella restante poteva fare meglio, ma ci mette il cuore.
Kvaratskhelia 7: torna quello di un tempo e l’effetto è sotto gli occhi di tutti, con giocate da fuoriclasse, il gol col destro ad effetto, poi, è una sua specialità
Mazzocchi 6,5: ha il merito di andare a procurarsi la palla che innesca Kvara per il gol risolutivo.
Lindstrøm 6,5: finalmente mette in mostra le sue qualità tecniche, Montipò gli dice di no, ma lui si vendica inventando da solo l’azione del pari azzurro.
Ngonge 6,5: si fa trovare pronto sull’incursione dell’altro neoentrato Lindstrøm e non esita a segnare alla sua seconda presenza con la maglia partenopea.
Dendoncker e Raspadori s.v.
Mazzarri 7: torna al 4-3-3 e il Napoli guarisce dal mal di gol, in più azzecca le sostituzioni che danno la svolta al match.