“Vi auguro tutto il bene del mondo ♡” Pensieri anonimi
“Ciao,
ho sempre più paura di dover rinunciare alle mie passioni per riuscire ad avere risultati decenti a scuola. Studio sempre e traduco abbastanza bene, non capisco perché non riesco ad avere i risultati. Credete che una persona artistica non sia adatta al liceo classico?
Vi auguro tutto il bene del mondo♡”
Ciao tesorino :))
Scusami se ci ho messo un po’ a rispondere, purtroppo la rubrica non si è riattivata come mi aspettavo, però sono certa che se altri studenti ci scriveranno sarà perché hanno letto il tuo pensierino, sei un esempio già per questo.
Dalle brevi righe che ci hai lasciato, percepisco un’alta consapevolezza di te e allo stesso tempo un leggero rammarico: sai chi sei e quanto vali, ma ti sembra che ciò non venga compreso, soprattutto dai professori.
Nella vita è più che naturale incontrare persone che non ci apprezzano e stimano o che comunque ci fanno sentire sminuiti, e di conseguenza è lecito chiedersi “Ma sono davvero chi credo di essere?”. La maggior parte dei professori, purtroppo, ci vede soltanto come numeri e tiene poco conto della nostra personalità, ma questo non deve assolutamente influenzare il tuo approccio allo studio e soprattutto alle tue passioni; la scuola è importante, ma tu lo sei decisamente di più. Se ritieni di dare il massimo non hai bisogno di rinunciare a nulla, anzi dalla mia esperienza posso consigliarti di chiedere sempre chiarimenti dopo un compito o un’interrogazione per capire quali sono i tuoi punti di forza e su cosa puoi migliorare (ti assicuro che i prof. saranno più che contenti di vedere un interessamento che va oltre il voto, capiranno che dai valore al tuo percorso e ti aiuteranno a rafforzare il tuo metodo).
Per rispondere alla tua domanda, ritengo che non esistano personalità più o meno “adatte” ad un determinato tipo di istituto, ma è una scelta che deriva dalla propensione a certe tipologie di studi (in questo caso naturalmente studi umanistici); in questa scuola ho conosciuto moltissime persone che come te si definiscono “artistiche” perché pratiche nel disegno o amanti dell’arte in generale, e fidati avete una marcia in più. L’occhio acuto dell’artista e la sua mente ingegnosa scovano nelle materie d’indirizzo del classico un mondo nuovo, fatto non di colori, bensì di parole, di suoni latini e greci che si intersecano in una tela di frasi tutta da dipingere, restituendo loro un nuovo senso. Certo, tra un pennello e un vocabolario c’è una differenza abissale, ma entrambi sono in grado di generare bellezza, uno creandola da zero e l’altro decifrandola da una base già costruita…siete decisamente agevolati qui!
Detto questo, spero che leggerai questa risposta e che possa esserti utile, grazie per averci scritto!
Ti auguro anche io tutto il bene che il mondo può offrirti.
-Saphire❤