“il filo rosso” di Alfa: quando la canzone diventa ponte tra fan e artista
di Francesca Pia Piantarosa (IIIG)
Da poche ore è ufficialmente uscito il nuovo singolo del cantautore genovese Alfa, nome d’arte di Andrea De Filippi, ma tutti i suoi fan la cantano ormai da quasi due mesi e ha già collezionato il secondo posto nella Hot 50 TikTok Italia, con più di 75mila condivisioni…vi starete chiedendo com’è successo, ed andiamo subito a svelare il mistero!
Inizia tutto da una live Instagram del 5 settembre in cui Alfa decide di far trapelare il suo inedito allora incompleto, costituito soltanto dalla prima strofa e dal ritornello, che sono sufficientemente bastati a far impazzire il web. L’audio diventa immediatamente virale sui social e non appena Alfa decide di lanciare la sfida dei 5000 post su TikTok il trend prende velocità come una valanga; addirittura la pagina ufficiale del Genoa, squadra del cuore di Alfa, ha deciso di utilizzare la canzone come sottofondo di alcuni video. A questo punto, dopo averla anche cantata ad alcuni live, Andrea ha compreso che era necessario ed inevitabile concludere il pezzo e registrare la fatidica seconda strofa e un music video: qual occasione migliore per coinvolgere i suoi ascoltatori? Ha infatti dato 10 giorni di tempo, sia per scrivere la parte mancante (da utilizzare come ispirazione per l’originale) sia per mandare delle clip di saluti alla stazione, poiché ha voluto dedicare il singolo all’amore coraggioso ma struggente delle relazioni a distanza. Tuttavia le sorprese non si fermano, perché il giovane cantautore ha anche offerto la possibilità ad alcuni fan di regalare una chiamata con lui alle persone a cui tengono; il tutto fatto per ingannare l’attesa, per addolcire la pillola amara di un interrogativo che sembrava irrisolvibile: “ma la data d’uscita?”
Ebbene, il giorno tanto atteso è arrivato!
Dal risultato di tanta creatività, ispirazione ed impegno, “il filo rosso”, titolo anch’esso deciso dalla fanbase, si sbroglia finalmente dall’intricato gomitolo di hype in cui era ingarbugliato. Una ballad capace di commuovere, da cantare a squarciagola, che racconta le pene di un amore instabile che non trova la sua dimensione, alimentandosi e distruggendosi simultaneamente. “Questo amore ci fa dormire male 5 ore/pensarci tutte le altre 19/e giuro non ne posso più di fare a meno di te”: sono queste le parole con cui si apre il ritornello, dedicate proprio alla burrasca interiore causata dall’impetuosità dei sentimenti provati. Con le sue strofe delicatamente pungenti e qualche accordo di chitarra, Alfa ha deciso di tenere alta la bandiera del cantautorato (anche se sono molti gli show televisivi e i magazine che lo appellano erroneamente come “rapper”) in una generazione di artisti dove gli argomenti sembrano scarseggiare e i brani appaiono sempre più commerciali, monotoni e soprattutto privi di una luce, di un colore che possa farsi strada nel grigiore della quotidianità. Brani come la sanremese “Vai!”, il tormentone “bellissimissima <3” o l’ultimo album “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato”, la cui copertina raffigura un cuore giallo sorridente circondato da un’aura arcobaleno, sono l’esempio perfetto di come tematiche anche non proprio allegre possano essere raccontate con quel tocco di spensieratezza e serenità tipico della musica di Andrea, un marchio di fabbrica che gli ha permesso di distinguersi e di guadagnare notorietà tra la gen z e non solo. Altro tratto divergente che rende Alfa per certi versi un outsider del nostro panorama musicale è chiaramente il rapporto col suo pubblico, sempre messo al primo posto; se ciò non fosse stato compreso prima, le ultime settimane lo hanno ampiamente dimostrato, del resto “Sappiamo entrambi che c’è un filo rosso che ci unisce/Che non si vede si capisce”.