Il Teatro Visto da Noi: un Approccio Differente all’Arte Teatrale
di Francesca Avolio III A
Il direttore artistico della manifestazione i Corti della Formica, Gianmarco Cesario , critico teatrale e giornalista, ha scelto il nostro liceo, insieme ai licei scientifici Margherita di Savoia e Mercalli, per comporre la giuria di soli studenti, per giudicare le 18 compagnie che dall’8 al 14 Ottobre si sono esibite al Teatro TRAM. Il Teatro Ricerca Arte Musica, abbreviato TRAM, ha ospitato, in collaborazione con il Comune di Napoli e l’associazione culturale Aries la tredicesima edizione di questa manifestazione da cui saranno selezionati alcuni spettacoli per L’Estate a Napoli e al Teatro Festival di Positano. Una soluzione originale che vede i giovani studenti finalmente protagonisti come critici teatrali, attenti e responsabili nell’individuare i migliori attori, registi, sceneggiatori.
Del Liceo Classico Pansini, hanno partecipato tre studenti della III A: Domenico Lubrano Lavadera, Federica Improta e Francesca Avolio, oltre a due studenti della III C: Lucrezia Chianese e Christian Aversano, per la sola serata di venerdì, supervisionati dalla Professoressa Donata Monti coordinatrice dell’iniziativa. Per sei giorni la giuria ha analizzato ogni sera tre corti teatrali inediti e totalmente diversi tra loro per selezionare i vincitori in base alla riuscita complessiva del corto, all’autore, alla regia e ad ogni singolo attore i premi per ogni categoria indipendentemente dal voto del pubblico. Ogni sera i tre corti rappresentati sono stati uniti da una frase Shakespeariana che dava loro il tema ed accostati ad un colore identificativo. Il Direttore Artistico, Gianmarco Cesario, ha riassunto in poche righe l’essenza di questa manifestazione: “[…] Il Teatro è a colori, dicevamo, ed effettivamente, sin dalla sua nascita, a differenza degli artifici fotografici, cinematografici e televisivi, l’arte scenica è sempre stata, grazie alla sua naturalezza, viva di colori e di vita. […]” Alcuni corti hanno riscosso un grande successo sia tra il pubblico sia tra i giurati. Anche degna di nota, in molti spettacoli, la scenografia. Gli attori bravissimi hanno trasportato il pubblico L’edizione di quest’anno, che si è conclusa con la bellissima serata della premiazione Domenica 21 Ottobre sempre al TRAM, è stata molto interessante e combattuta. Alcuni corti hanno riscosso un grande successo sia tra il pubblico sia tra i giurati. Anche degna di nota, in molti spettacoli, la scenografia. Gli attori bravissimi hanno trasportato il pubblico nel loro mondo, dando vita a testi originali e ricchi di riflessioni molto attuali. È stato interessante vivere gli spettacoli da vicino, rivestendo un ruolo così importante che ci ha permesso di confrontarci e soprattutto di condividere con altri ragazzi con la stessa passione per il teatro, quest’esperienza nuova ed intensa. Consiglio a tutti di partecipare ad una esperienza del genere, perché avvicina noi giovani al mondo dell’arte teatrale, molto spesso trascurata e sottovalutata. Domenico Lubrano ha voluto raccontare le sue impressioni: “Ritengo personalmente che l’esperienza che ho vissuto assieme ai miei compagni sia stata estremamente positiva e formativa da vari punti di vista. Credo purtroppo che il teatro, in una società giovanile sempre più travolta dal mondo frenetico dei social, sia una di quelle forme d’arte più trascurata e svalutata. Iniziative come questa, possono far leva proprio su questi drammatici processi di impoverimento e risollevare gli animi dei giovani che spesso, per mancanza di stimoli o stimoli sbagliati, perdono curiosità e soprattutto faticano a creare un proprio autonomo pensiero. L’importanza dell’osservare, capire, sentire (perché il teatro è soprattutto emozione,) uno spettacolo teatrale è assolutamente utile ed importante per imparare ad andare al di là della semplice impressione, e cogliere il significato autentico e profondo dell’arte. Inoltre, l’iniziativa è stata formativa anche perché ci ha permesso di scoprire temi e ambiti che ignoravamo e ha stimolato la nostra mente e la nostra coscienza anche su problemi attualissimi che noi, più di tutti, dovremmo sentire nostri, come il disagio generazionale, il rapporto coi social network e con il mondo virtuale. È stata un’esperienza umanamente e socialmente positiva anche perché ci ha permesso di metterci in gioco in qualità sì di studenti, ma in qualità anche di ragazzi sensibili e che in un futuro si affacceranno ad un mondo dove sarà necessario saper esprimere e dare valore alle proprie opinioni. A questo si aggiunge la sintonia che si è creata con il gruppo dei ragazzi che irrimediabilmente condividono parti importanti di sé stessi e che si confrontano in maniera assolutamente aperta; uno “stare insieme”, un momento di aggregazione che può diventare, e anzi diventa a tutti gli effetti un’occasione di arricchimento reciproco. Dunque concludo affermando con convinzione che sia stata un’esperienza che ci ha regalato una serie di cose estremamente positive, che è stata un impegno ma un impegno assolutamente valido e piacevole, che ci ha avvicinato ad una delle manifestazioni artistiche più affascinanti e profonde esistenti, il teatro, che conserva, nelle sue svariate forme, un’intramontabile magia.”