Consigli di lettura -Dicembre 2017
di Christian Aversano II C
Okay, niente panico, Lorenzo Unich, il dispotico non illuminato vuole che scriva l’articolo…non capisco perché così tanta fretta cioè andiamo sono in ritardo di nemmeno una settimana !
Quest’oggi parlerò un po’ delle mie ultime letture e magari assegnerò un voto con annessa mini-recensione.
Attualmente sto leggendo un libro prestatomi da un’amica: “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” di Jonas Jonasson. Il libro è un piccolo mattone di quasi 500 pagine che però data la prosa e la struttura del tomo è decisamente etichettabile come “lettura da spiaggia”, infatti oltre ad essere scritto in maniera molto semplice e concisa ,è diviso in piccoli capitoli composti da resoconti di varie giornate e da riassunti di spezzoni del passato del protagonista. Il protagonista di questa vicenda è Allan Karlsson, un anziano signore arzillo amante dell’acquavite che, consapevole di esser vicino alla morte, decide di scappare dalla casa di riposo dove soggiorna (proprio il giorno in cui avrebbe festeggiato i suoi cento anni) per non morire in un luogo così infelice. Pur non apprezzando lo stile dello scrittore, devo elogiare delle scenette alquanto divertenti che mi hanno più volte fatto ridere ad alta voce facendo anche chiedere ai miei genitori se il proprio figlio stesse mentalmente bene (poveri loro che ci sperano ancora). Oltrepassando il lato comico del libro, e anche la storiella che Jonasson vuole proporci ,reputo il protagonista al pari di un supereroe ma non prendetemi alla lettera, è ovvio che se si mettesse la coperta secolare di lana marrone rigata sulle sue polverose spalle e si buttasse dal balcone non volerebbe in cielo come Superman, intendo dire che può tutto; Allan è un personaggio dal quale davvero potremmo aspettarci di tutto, tant’è vero che dopo il primo atto illegale ammette di non avere nulla da perdere e quindi di voler fare ciò che più gli aggrada in quest’ultima parte della sua vita. Consigliato? Sì, soprattutto se siete in un periodo colmo di impegni. 6 1/2 su 10 (sono tirchio di voti lo so)
Precedentemente a questa lettura mi ritrovavo dinanzi ad un testo decisamente su tutt’altro livello, infatti “Avere o essere” di Erich Fromm è un saggio didascalico incentrato sulla vita analizzata dalle due modalità esistenziali, quella dell’avere e quella dell’essere. Il libro contrariamente a ciò che si possa credere è molto semplice e presenta numerosi esempi che facilitano la comprensione di meccaniche sociali complesse. Ho particolarmente apprezzato i capitoli incentrati sull’amore e sul mutamento idiomatico. Vi consiglio la lettura. 7 ½ su 10.