Raggiunto il Milan, continua il sogno Scudetto. Agorà del calcio: Venezia-Napoli 0-2
di Alessandro Sommella (VE)
Sullo sfondo del derby della Madonnina andato ai rossoneri, che di fatto bloccano l’Inter a 53 punti, il Napoli torna in campo contro il Venezia e ritrova Osimhen, fresco di nuova maschera.
Il primo tempo a sorpresa vede lagunari e partenopei fondamentalmente in buon equilibrio: se gli azzurri comunque tendono a concludere di più o guidare la manovra offensiva, il Venezia gestisce bene difensivamente e chiude nella maniera giusta gli spazi. Al punto che non a caso il primo tempo si conclude a reti inviolate, seppur con un’occasione importante per lato: il Napoli con il destro stampato sul palo di Osimhen, mentre gli arancioneri godono di un inarrestabile Okerere che scappa sulla sinistra, rientra e si vede negata la gioia di un gran goal da Ospina. Da segnalare anche il destro di poco alto, al volo, di Politano.
La seconda frazione invece sarà segnata dagli azzurri in perfetta gestione sul Venezia, specialmente dopo il goal che sblocca le marcature, guarda caso dell’uomo più atteso: Osimhen sfrutta una netta passività della difesa lagunare e incorna il traversone di Politano. Vantaggio Napoli al 59’.
Come detto precedentemente, il Napoli controlla sino al recupero, copioso per via dello scontro al 51’ tra Ebuhei e l’arbitro Mariani. Proprio durante il recupero però tornano le emozioni: prima con Petagna che di mancino incontra la risposta di Lezzerini, poi l’intervento dello stesso Ebuhei su Mertens, giudicato da rosso in seguito al controllo del VAR. Infine la rete del sopracitato Petagna a seguito dell’errore di Fiordilino, seguito dallo scatto di Mertens, che conclude, venendo respinto dall’estremo difensore del Venezia; il tap-in di Petagna è decisivo. Al 101’ minuto termina dunque il match allo stadio Luigi Penzo, con gli azzurri che escono vincenti, prossimi ad affrontare Domenica la capolista, a pari punti con il Milan.
Segnalo la prestazione sontuosa di Osimhen, il più pericoloso e coraggioso in campo, al suo rientro; il lavoro del solito Lobotka, che amministra perfettamente gestione del gioco in orizzontale, verticale e nelle triangolazioni; Politano, che oltre all’assist per il centravanti nigeriano si distingue in più di un’occasione offensiva. Per i veneziani è apprezzabile il lavoro di Caldara, sia tatticamente che nei singoli interventi (come il muro iniziale su Osimhen, per esempio) nonostante il primo goal; Okereke, di fatto il più pericoloso; Lezzerini, fondamentalmente una significativa sicurezza tra i pali. Potenzialmente premiabile anche Ebuhei se non fosse per il grande scivolone nel finale, che lascia in dieci i suoi.