(Taylor’s Version): l’escamotage geniale firmato Taylor Swift
di Francesca Pia Piantarosa (IIG)
Dalla spumeggiante Shake It Off alla dolce Cardigan, dall’elegante Blank Space alle potenti Bad Blood e Look What You Made Me Do: chi non ha mai ascoltato Taylor Swift?
Nei suoi ormai 17 anni nell’industria, gli stessi anni con cui ha debuttato, la cantautrice americana ha sempre saputo far parlare di sé, non soltanto per la sua musica e per la versatilità che la contraddistingue, spaziando dalla country alla pop, ma anche per i numerosi drama che l’hanno coinvolta.
Il più emblematico è probabilmente quello legato alla sua precedente etichetta discografica, la Big Machine Records, che non le ha mai concesso i diritti delle sue stesse canzoni, se non attraverso il pagamento della modica cifra di 300 milioni di dollari; come se non bastasse la label venne poi acquisita nel 2019 dal rovina-cantanti per eccellenza, Scooter Braun, ex manager di artisti come Ariana Grande, Demi Lovato e Justin Bieber, oltre che della stessa Taylor Swift, a cui non ha soltanto impedito di acquistare il suo catalogo musicale, ma lo ha anche venduto ad un privato senza il suo consenso.
Come potrete immaginare, non è stato per nulla facile per l’artista accettare l’ingiustizia subita: i sei album in studio a cui aveva lavorato con tanta fatica e che le avevano conferito la meritata notorietà all’interno dell’industria non erano suoi, e questo lasciava intendere che non potesse esibirsi con le sue stesse canzoni o utilizzarle per qualsiasi scopo promozionale (ad esempio non ha potuto inserirle nel documentario autobiografico Miss Americana uscito su Netflix nel 2020).
Nonostante ciò, Taylor è andata avanti a testa alta firmando con la Republic Records che le ha invece concesso da subito i diritti sulla sua musica: ha rilasciato dal 2019 ad oggi altri quattro album, ma i primi sei sono sempre rimasti nei suoi pensieri… finché non ha potuto ri-registrarli!
Avete capito bene: in quanto cantautrice, Taylor Swift ha il diritto di ri-registrare i suoi brani, e con lo scadere degli obblighi contrattuali che ancora la legavano alla Big Machine, nel 2021 ha stupito i fan con i re-recording di Fearless e Red, il secondo e il quarto dei sei album, usciti rispettivamente nel 2008 e nel 2012. Ma cos’è che rende questi progetti tanto ambiziosi quanto proficui?
La loro particolarità, che li distingue dall’essere semplici ri-registrazioni, è quella di presentarsi al pubblico come vere e proprie rielaborazioni, tant’è che si distinguono con l’appellativo di “Taylor’s Versions”: le basi sono riarrangiate e la voce di Taylor è naturalmente maturata, e queste semplici caratteristiche bastano nel conferire a questi dischi una nuova identità; inoltre ogni Taylor’s Version ha al suo interno diverse tracce inedite, etichettate come “From The Vault”, scartate dalla versione definitiva degli originali dai suoi manager.
La mossa della Swift si è rivelata non solo geniale, ma anche vincente: quest’anno sono infatti uscite le TsV di Speak Now e di 1989. Quest’ultima ha preso vita da circa una settimana, e la sua pubblicazione le ha conferito non soltanto il primo posto nella Billboard 200 per la tredicesima volta, ma anche il record di vinili più venduti nella settimana di debutto e quello di streaming in una settimana più alto di sempre.
Non si può aggiungere altro, se non sottolineare ancora di più la determinazione di questa giovane gemma della music industry, che continua a fatturare record su record sventando ogni congiura che si pone tra lei e il suo successo, anche quelle più insidiose come l’acceso drama tra lei e il rapper Kanye West, che durante la cerimonia di premiazione degli MTV Video Music Awards 2009 ha spudoratamente interrotto il discorso di ringraziamento della Swift, dovuto alla vittoria del suo primo Best Female Video con la canzone You Belong with Me, e sfilandole il microfono da mano ha affermato che il video di Beyoncè, candidata con la leggendaria Single Ladies (Put a Ring on It), fosse “uno dei migliori di tutti i tempi”. Per un’artista emergente qualunque quell’episodio sarebbe potuto diventare compromettente per la sua reputazione, ma allora come oggi Taylor Swift ha dimostrato sempre di più che la notorietà può ancora essere raggiunta con il talento, la passione e soprattutto sacrifici, e se il suo nome è ormai considerato una milestone del XXI secolo non è certo per il gossip che gli circola attorno.