Un’ora sola non basta
Il Napoli si scioglie in casa al cospetto dell’Inter, senza dubbio più squadra degli azzurri, al di là di qualche episodio discutibile. Eppure, gli uomini di Mazzarri erano partiti col piede giusto, già al 2’, con un tiro teso e potente di Elmas dal limite, che Sommer levava dall’incrocio. I nerazzurri non stanno a guardare, tanto che all’11’ segnano pure con Thuram, però in fuorigioco. Dopo il quarto d’ora la pressione del Napoli aumenta, al 18’ Elmas, liberato da Kvaratskhelia in area, chiama Sommer ad un’altra respinta, mentre al 35’ è la traversa a dire di no a Politano, bravo ad accentrarsi dalla destra ed a provarci di sinistro. Il rischio appena corso scuote l’Inter, che si scrolla di dosso il predominio partenopeo con una conclusione acrobatica e ravvicinata di Lautaro, che al 39’ trova Meret pronto alla respinta. L’equilibrio sembra ristabilito, ma è un’illusione, appena prima del 45’ gli interisti passano con una frustata da fuori area di Calhanoglou, che ruba il tempo a Meret con un destro angolato e preciso. Vero è che gli azzurri protestano per un precedente contatto dubbio di Lautaro ai danni di Lobotka, ma dal Var non arrivano indicazioni in tal senso. Nella ripresa si lotta sempre, specie a centrocampo, Kvara al 58’ ci prova defilandosi in area sulla sinistra e tirando ad incrociare col piede mancino, ma Sommer ancora una volta risponde alla grande. È l’ultimo sussulto azzurro, appena quattro minuti e l’Inter, approfittando anche di un rimpallo favorevole sulla destra, raddoppia con Barella, pescato bene in area da Lautaro ed abile ad evitare in dribbling Meret. Poco prima gli azzurri avevano protestato per un contatto in area tra Acerbi ed Osimhen, ma anche stavolta l’arbitro Massa ha lasciato proseguire. Dopo il raddoppio nerazzurro il Napoli non costruisce più, pure i cambi non servono in tal senso. Ed anche se Osimhen, in una delle pochissime occasioni a sua disposizione, costringe Sommer all’ennesima parata – ma l’azione era viziata da offside – all’85’ è Thuram a firmare il tris su assist di Cuadrado. Insomma, punizione troppo severa per gli uomini di Mazzarri, che almeno per un’ora hanno ribattuto colpo su colpo contro la capolista. Ma, e questo è il punto, contro la prima della classe, come anche contro il Real, non ci si può accontentare di giocare un’oretta. Sarà un problema di tenuta fisica, forse anche mentale, ma serve una squadra che duri almeno fino al 90’. Se non oltre. Questa la pagella degli uomini di Mazzarri: Meret 5,5: bravo su Lautaro, ma in occasione del vantaggio nerazzurro sembra partire in ritardo. Sconcertante un rinvio in fallo laterale quando poteva gestire meglio la palla. Non è sereno. Di Lorenzo 6: soprattutto nel primo tempo si fa vedere sulla destra, ma nella ripresa cala vistosamente. Rrahmani 5: in occasione del secondo e terzo gol interista non appare reattivo. Östigaard 5: come per Rrahmani, anche se nel primo tempo non è dispiaciuto per personalità ed impegno.
di Pietro Aldo Mocerino (IIG)