“Sulla pelle delle donne”: Cosa rappresenta la guerra per le donne?
di Monica Gatta (IIF)
Siamo ormai al 23esimo giorno di guerra in Ucraina e tra le vittime di quest’orribile situazione ci sono bambini, uomini, caduti ma soprattutto donne.
Tutte vittime innocenti, ma che quando si combatte una guerra soffrono in modo sproporzionato a causa della violenza, della disuguaglianza e della povertà. Infatti da alcune statistiche sorge che l’80% dei rifugiati sono perlopiù donne e bambini. Tra i conflitti combattuti fino ad oggi, oltre all’invasione russa in Ucraina, ricordiamo il ritorno al regime dei talebani in Afghanistan lo scorso 15 agosto 2021. Questi hanno governato il paese dal 1996 al 2001, epoca in cui alle donne era proibito andare a scuola e lavorare. Da allora si stima che 2 ragazze afghane su 3 non vanno a scuola e l’87% delle donne afghane è analfabeta. Ricordiamo inoltre i conflitti in Siria iniziati nel 2011. A causa di queste guerre, qui, quasi tutti i parti sono cesarei sia perché non c’è abbastanza tempo di un parto naturale sotto le bombe e sia perché non ci sono abbastanza medici. Difatti i decessi materni sono aumentati da 49 ogni 10.000 nascite prima del conflitto a 68 (dati del 2015). È anche vero però che dall’inizio del conflitto, le donne si sono adoperate per aiutare nell’assistenza sanitaria e si sono fatte strada in ambiti medici come in ostetricia, in cui il soccorso era insufficiente. Analogamente ciò sta accadendo nell’attuale conflitto tra Ucraina e Russia, di cui abbiamo notizia che una donna di 23 anni ha partorito una bambina in un sottopassaggio della metro a Kyiv. La sera dello stesso giorno, i medici hanno fatto nascere un bambino in Ucraina orientale. Dunque in tutto il mondo, in ogni conflitto che si combatti, la violenza sessuale è una delle armi principali utilizzate contro le donne. Dal momento che le donne hanno un ruolo fondamentale nel prendersi cura delle proprie famiglie, spesso vengono attaccate per distruggere più velocemente le comunità. Risulta quindi fondamentale aprire gli occhi per comprendere le esperienze delle donne nelle comunità devastate dalle guerre, per aumentare la nostra consapevolezza e sostenerle il più possibile.
Ecco alcuni modi per sostenere le donne in tutto il mondo, soprattutto in Ucraina: