Jojothers capitolo 4 – Celeritas Black
Inghilterra 29 marzo 1900
Erano le 7:00 di mattina quando il primo treno di quella giornata lavorativa, diretto verso la città S, arrivò. Nella stazione non c’era quasi nessuno, a parte dei lavoratori e degli studenti. Jack e Christmas decisero di inserirsi nella cabina con meno gente. Per non correre rischi, Christmas decise quindi di mettere gli zaini nel bagagliaio del treno sopra di loro. Il viaggio era durato ben due ore, e mentre uno riposava, l’altro sorvegliava che nessuno di sospetto entrasse nella cabina. Dopo un po’, essendo assetato, Jack si ricordò che aveva comprato una bottiglia di acqua il giorno prima. Aprì il bagagliaio e prese lo zaino, ma per non svegliare Christmas, si allontanò leggermente per aprire la zip. Fu un attimo: improvvisamente, Jack rimase avvolto da una nebbia verdognola, così densa da fargli mancare il respiro; e per la paura, l’ultima parola che riuscì a dire prima di addormentarsi fu: << …eh?! >> In pochi secondi, lo zaino di Jack cadde a terra, producendo un rumore sordo che fece svegliare Christmas.
<<Ah? AH MA CHE COS-?!>> con aria impaurita, il ragazzo annaspò tentando di capire cosa stesse succedendo, ma più guardava Jack, ormai addormentato, mentre era circondato da una nube verdognola, più non riusciva a spiegarsi l’accaduto. Alla paura ci volle poco ad impossessarsi del ragazzo, che per questo, si allontanò dalla postazione di Jack per chiedere aiuto, ma niente.
Non trovando nessuno, ritornò nella cabina dove aveva lasciato Jack. Quando aprì la porta della cabina, davanti a lui, un uomo che stava prendendo un coltello dalla borsa esclamò: << Ahhhh, perché Lord Ash mi ha ordinato di uccidere questi due idioti…>> Un filo di scocciatura nella voce e la faccia apparentemente innocua non bastarono a Christmas per non fargli gelare il sangue, non appena mise insieme i pezzi del puzzle: era chiaro che quest’uomo era venuto lì per loro, non per qualcun altro, ed era stato specificamente mandato da Ash. Christmas deglutì, mentre l’uomo continuava a borbottare: <<Non hanno neanche un potere stand! Non vedo l’ora che trovi il sangue, o quello che è, dal suo antenato; così grazie a quello, potremmo conquistare tutta l’Inghilterra >>. Preoccupato per Jack, il ragazzo si lasciò prendere da un’innata impulsività e aggressività che non sapeva neanche di possedere, e che un po’ lo spaventava anche, e iniziò a correre verso quell’uomo, urlando: << BRUTTO BASTARDO, COME OSI! >> Pochi attimi dopo, però, la nube verde si diresse verso di lui, ma quando fu ormai a pochi metri, essa iniziò a muoversi con una lentezza inaspettata. Stupito, e allo stesso tempo frustrato, l’uomo misterioso prese nuovamente a parlare: << Tsk… Allora anche voi siete portatori di stand, adesso è tutto chiaro: devo eliminarvi il più presto possibile, per impedirvi di intralciare il cammino del mio padrone>>. Christmas aveva capito in quel momento il potere del suo stand e come utilizzarlo. Iniziò ad avvicinarsi minacciosamente all’uomo, negli occhi del quale riusciva a scorgere un pizzico di paura. Ma alla fine le nubi riuscirono a circondare Christmas. Per l’uomo misterioso sembrava la fine, ma dalla nube un qualcosa, un qualcosa così veloce che l’uomo non riuscì a vedere, gli trapassò la spalla. << M-MA COS- ?! >> L’uomo cadde a terra; vide infilzato nella sua spalla un coltellino svizzero, lo stesso coltellino che era caduto dallo zaino di Jack. Le nubi scomparvero e così Christmas ne uscì senza problemi. Ne uscì brillando di nero, e di fianco a lui c’era una creatura misteriosa, senza corpo e con delle orecchie strane, pronta a sferrare una raffica di pugni: <<Facciamola veloce…>> disse Christmas; << F-FERMO! Ti dirò tutto m-ma non uccidermi p-per favore>> Christmas lo colpì con una raffica di pugni. La creatura non aveva molta forza fisica, ma la raffica bastò a tramortirlo. Dopo averlo tramortito, cominciò a controllare se avesse qualcosa di importante con se, trovò nella sua tasca un biglietto firmato “Ash Brando” che recitava: << Probabilmente sul discorso degli stand non ci hai capito molto, quindi te lo spiego io. Lo stand è un potere psichico. Esso è la concretizzazione dell’energia spirituale di un individuo. In linea teorica, ogni persona possiede tale energia, ma solo pochi individui, che si sono tagliati con la freccia e sono dotati di una ferrea volontà, possono sviluppare e controllare il proprio Stand: coloro che hanno questo potere vengono definiti “portatori di Stand”.
Ogni Stand ha forme e caratteristiche proprie, che si sviluppano rispecchiando il carattere, le manie e le fobie del relativo portatore. Fanne buon uso, John Speke, e vedi di non deludermi. Ash Brando>>.
Christmas adesso sembrava avere le idee chiare su questo potere, e decise di risparmiare John usando il proprio Stand per cacciarlo semplicemente via dal treno. Subito dopo la spiegazione, Jack si risvegliò e Christmas gli parlò, un mezzo tra l’eccitato e lo spaventato, del combattimento e della questione sugli Stand. I due, senza accorgersene, erano quasi arrivati a destinazione…