Chi è il mostro? – Frankenstein
Chi è il mostro?
di Filippo Travelli 4B

Il nuovissimo Frankenstein di Guillermo del Toro offre, oltre ad una riscrittura originale del classico di Mary Shelley, moltissimi spunti per riflessioni sull’etica e sui “limiti della scienza e dell’uomo”.
Il fulcro del film è sicuramente l’interrogativo “Chi è il mostro?” che viene posto subito dopo la nascita della creatura, e le risposte che vengono spontanee sono davvero poche. Complessivamente, è una riproduzione molto fedele all’opera originale, anche se cambia un unico elemento cruciale: il ruolo dei personaggi, soprattutto quello del padre di Victor, che nel film è l’origine del trauma che porta lo scienziato all’ossessione di “sconfiggere la morte”. Altre figure molto interessanti e rilevanti nel racconto sono Elizabeth, l’oggetto del desiderio che contrappone Victor al fratello William, e che sembra instaurare un forte legame con la creatura, e Harlander, socio e benefattore di Victor. Purtroppo, questi e altri personaggi svolgono sì il proprio dovere nel racconto, ma non sono abbastanza approfonditi. Molto apprezzata l’interpretazione della creatura da parte di Jacob Elordi, che non solo è perfetto per quel ruolo, ma anche per rappresentare l’evoluzione del personaggio nel tempo, il quale all’inizio è poco più di una bestia ma alla fine diviene un essere in grado di pensare. Oltre a questa, notevole è anche l’interpretazione di Mia Goth nei panni di Elizabeth, anche se in un ruolo più marginale. Sarebbe stato interessante anche sapere qualcos’altro sull’anziano cieco, anch’egli importante nell’economia della trama per la trama.
Nel film non mancano elementi truculenti, crudi e atmosfere inquietanti, ma altrettanti sono i tratti più romantici che addolciscono l’inquietudine e l’orrore, sentimenti messi in scena con frequenza durante lo sviluppo della trama. Proprio per questo il sottotitolo è Prometeo romantico al posto dell’originale Prometeo moderno.
I luoghi e gli ambienti nel quale si svolge la vicenda sono rappresentati in modo formidabile e originale, dalle vie cittadine, chiassose e sporche, all’Artico, raffigurato come un’eterna distesa gelata, fino alla sinistra torre, dove lo scienziato conduce i suoi esperimenti. Il film è classificato come un horror gotico, ma è caldamente consigliato anche a chi non ama il genere.
E secondo voi il vero mostro chi è? È la creatura giunta a noi con intenzioni malvagie? lo scienziato che ha commesso un errore imperdonabile? O il padre di Frankenstein, che ha dato vita all’ossessione che divora il figlio?
Frankenstein offre riflessioni interessanti sulla vita e sulla morte, sul loro rapporto ambiguo, se siano bene o male, sul dolore e la sofferenza. Ad ogni modo, i lettori di PausaCaffè sono tutti invitati a vedere il film, a riflettere su di esso e a rispondere alla domanda: “Chi è il mostro?”
Frankenstein (id.)
Regia: Guillermo Del Toro
Distribuzione: USA 2025 (col., 149’). Disponibile su Netflix

