Solo un pari per un Napoli “normale”

Il Napoli non vince senza i ‘fenomeni’. Questa la sintesi del match in casa del Bologna, che non è stato del tutto negativo, se è vero che i rossoblù hanno tirato in porta un’unica volta, al 73’ con Zirkzee, e solo allora Meret ha dovuto sporcarsi i guanti. Partono subito forte gli azzurri, con Raspadori, ‘inventato’ da Garcia esterno destro, che già al 5’ lancia in area Osimhen, il nigeriano in corsa centra il palo. Il Bologna non punge, anche per merito del Napoli, attento a non farlo giocare. Però si deve attendere il finale del primo tempo per rivedere una conclusione in porta, con Raspadori che con una botta secca manda di poco alto sulla traversa. Pure nella ripresa il Napoli fa la gara, ma non cambia il tabellino, finalmente Kvaratskhelia, al 60’, si accende dalle parti di Skorupski, che respinge con i pugni. Dieci minuti dopo il neo-entrato Calafiori tocca di mano in area, rigore netto, ma Osimhen lo angola troppo, spedendolo fuori. La vittoria sfuma qui, in più prima Kvara e, soprattutto Osimhen, con una sceneggiata indegna di un professionista, non hanno accettato il cambio operato da Garcia. Peccato, perché il Napoli sceso in campo al ‘Dall’Ara’ ha disputato una gara positiva, con Lobotka ritornato al ‘centro del villaggio’, ossia della manovra, e un fraseggio meno lento e con qualche idea in più. Non è bastato per vincere, potrebbe bastare per tornare ad avere fiducia in un cammino di campionato migliore. Se solo squadra e tecnico si guardassero negli occhi e si rispettassero a vicenda, Garcia senza inventarsi soluzioni tattiche troppo innovative, la squadra accettando di fare qualcosa di diverso rispetto a quanto chiedeva Spalletti. Anche nel calcio la fiducia è tutto.
Meret 6,5: un solo intervento, attento su Zirkzee.
Di Lorenzo 5,5: Garcia lo vuole a puntellare la difesa d’emergenza, ma non si sgancia come sa fare.
Ostigaard 6,5: quasi per nulla impegnato dagli attaccanti avversari, registra bene il reparto.
Natan 6,5: tutti a preoccuparsi di lui, invece fa il suo con calma. Buon debutto.
Olivera 5,5: senza infamia e senza lode.
Anguissa 6: lentamente ritorna a far sentire la sua presenza.
Lobotka 6,5: di nuovo play basso e si vede, inoltre recupera un’infinità di palloni.
Zielinski 6: s’illumina a tratti, ma quando lo fa il passo cambia.
Raspadori 6: nel primo tempo mette il piede nelle due occasioni gol degli azzurri, cala alla distanza.
Osimhen 3: meriterebbe 4 per il rigore divorato, un voto in meno per la plateale contestazione a Garcia.
Kvaratskhelia 5: la copia sbiadita del Kvaradona ammirato l’anno scorso, sembra non crederci più.
Mario Rui 5,5: entrato per cambiare passo, resta troppo basso.
Politano 6: almeno prova a lanciare Osimhen e a ravvivare il gioco.
Elmas, Simeone e Cajuste s. v.
Garcia 5: imposta bene la gara, rimettendo Lobotka a funzionare come cervello, ma la verticalizzazione da lui pretesa si vede poco, priva del giusto cinismo, in più poteva anche pensare di affiancare Simeone ad Osimhen senza aspettare gli sgoccioli finali, visto che il Bologna di attaccare proprio non ne aveva voglia.

 

Pietro Aldo Mocerino II G

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