Spada Cattiva
di Lux di Meo (3F)
Cantami, o dea, la guerra dell’uomo,
rovinosa, infiniti dolori
inflisse agli Umani;
vite d’eroi rese preda d’uccelli
vite di rei rese prodi signor
– non si sfugge al fato –
– non si sfugge al fato -.
Chi di spada ferisce
di spada perisce;
perché l’uomo impazzisce
se non urla vendetta.
Madre! Accorri alla mia tomba
ma non sciogliere i tuoi lumi
in lacrime d’amor
Il tamburo di guerra rimbomba
e coll’animo in frantumi
prego mio signor:
perdona la mia mano
perdona la mia mano.
Chi di spada ferisce
di spada perisce:
ad uccidere ambisce
con sete d’ira nel cor
Padre! Accorri alla mia tomba
ma non togliere il cappello
in segno del mio onor.
Non lontano lo squillo di tromba
stringo il mio fardello
e prego mio signor:
accieca la mia vista
accieca la mia vista.
chi di spada ferisce
di spada perisce
ma io volevo ancora vivere.