Il Re è tornato! E anche Holly la stramba… – S.King, Holly (2023)
del prof. Lucio Celot
Mano a mano che si procede nella lettura dell’ultima fatica di Sua-Maestà-Il-Re, viene in mente, a chi lo conosce, il celebre quadro di Grant Wood, American Gothic (1930), una rappresentazione tanto famosa quanto inquietante dell’americano medio del Midwest, tutto casa, lavoro e calvinismo: le due figure rappresentante, marito e moglie (o, secondo altri, padre e figlia), sono diventate un’autentica icona pop, citata e parodiata perfino in un episodio dei Simpson. Lo sguardo dei due, l’abbigliamento spartano e castigato, il forcone in primo piano nonché la casa sullo sfondo (e fate caso alla copertina italiana del libro di King) spiegano in parte il senso del titolo che Grant ha voluto dare all’opera: l’americano della provincia rurale è lugubre, smunto, ha lo sguardo corrucciato e forse, dietro il suo rigoroso rispetto dei precetti morali e dei valori della comunità in cui vive, nasconde morbosi e terrificanti segreti. Insomma, American Gothic è una rappresentazione dell’ipocrisia e della falsità che si annidano dietro l’utopia suburbana (come nei Racconti dell’Ohio di Sherwood Anderson).
Non è dato sapere se King abbia tratto ispirazione anche dal quadro di Wood per i due vecchietti protagonisti di Holly (nella postfazione dice solo di avere preso spunto da un titolo di giornale); certo è che gli anziani coniugi Harris sono due villains molto sui generis, come i loro efferati e macabri delitti, consumati per uno scopo che lasciamo al lettore scoprire, peraltro fin dalle primissime pagine. Detto questo, il motivo di interesse e curiosità per il nuovo romanzo di King è la sua protagonista Holly Gibney che, entrata in scena per la prima volta nella “trilogia di Mr.Mercedes” (2014-2016), diventa finalmente il principale character dell’ennesima storia partorita dalla prolifica mente del Re. A onor del vero, anche il precedente Se scorre il sangue la vedeva co-protagonista insieme al detective Ralph Anderson, già incontrato in The outsider: ma è in questo Holly che conosciamo meglio e più a fondo il suo passato, le origini delle sue fobie, la complicata relazione di sudditanza con una madre possessiva, insomma tutto il fondo oscuro della personalità dell’ultracinquantenne investigatrice privata insicura e complessata che inizia a crescere, a trovare la propria indipendenza e autonomia attraverso il lavoro di detective a cui l’ha iniziata Bill Hodges, il poliziotto in pensione che affronta il serial killer duro a morire Mr.Mercedes (Mr.Mercedes è anche il titolo della serie tv trasmessa da Starz Play nel 2019). Holly fa la sua comparsa a metà del primo romanzo della trilogia, ed è una quarantenne che ha paura anche della propria ombra, che farfuglia quando parla, che fuma di nascosto dalla madre, rifugge da qualunque contatto fisico, è incapace di relazioni umane spontanee, fisicamente e psichicamente fragile, cinefila accanita, a proprio agio soltanto davanti a un pc. Suo malgrado coinvolta nelle indagini di Hodges, Holly trova progressivamente, e non senza sofferenza, la forza di separarsi da una madre compulsivamente protettiva (vera causa dei problemi psicologici di Holly, che ha passato anche qualche tempo in una “casa di cura”) e dare un senso all’esistenza collaborando alle indagini di Hodges, nelle quali si getta a capofitto investendo non solo le capacità tecniche e deduttive di cui è indubbiamente dotata ma anche una profonda sensibilità ed empatia. Lo stesso King confessa che il personaggio gli è letteralmente – e felicemente – sfuggito dalle mani: doveva essere solamente una comparsa nel primo romanzo della trilogia e invece Holly ha preso letteralmente vita ed è diventata una delle figure di donna più caratterizzate e amate dai lettori del Re, insieme a Carrie, Dolores Claiborne e Rose Madder.
Dopo i tre romanzi sul serial killer della Mercedes seguiti da The Outsider (sulla serie tv trovate qui la recensione di Pausacaffé) e Se scorre il sangue, Holly, sia pure ancora alle prese con il fantasma di una madre che non c’è più ma che riesce anche da morta a intossicarle la vita, fa tutto da sola per risolvere il caso di alcune sparizioni che nel corso degli anni si sono verificate nella cittadina in cui vive (non sappiamo come si chiama, solo che è abbastanza vicina a Cincinnati, Ohio). Fanno da comprimari anche Barbara e Jerome Robinson, fratello e sorella, già presenze ricorrenti in tutte le storie in cui Holly è stata coinvolta; i tempi sono quelli post-covid, con tanto di battibecchi tra complottisti e non (comprese anche alcune battute al vetriolo sull’amministrazione Trump) e, ovviamente, l’ipocondriaca eroina traffica costantemente con mascherine, guanti e disinfettanti. King risparmia al lettore i dettagli macabri sul cannibalismo dei due anziani (non è uno spoiler, lo veniamo a sapere da subito) per concentrarsi invece sulle indagini serrate e testarde di una donna che si fa amare dal lettore soprattutto per la sua fragilità ma che è capace anche di uccidere per salvarsi la vita. La scrittura del Re, come sempre, si fa apprezzare per la capacità tutta cinematografica di tenerci avvinti alla pagina: i capitoli sono altrettante sequenze in “montaggio alternato”, la vicenda è strutturata in modo cronologicamente non lineare con frequenti flashback che gettano luce, oltre che sulla catena degli eventi, anche sulle personalità e psicologie dei personaggi. Insomma, King ha fatto centro anche stavolta: le cinquecento e passa pagine scendono giù che è un piacere, Holly Gibney ci resta sempre di più nel cuore e chiudiamo il libro con il desiderio di ritrovarla presto.
I romanzi e i racconti di Stephen King con Holly Gibney (tutti pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer):
Trilogia di Mr.Mercedes: Mr.Mercedes (2014), Chi perde paga (2015), Fine turno (2016)
The Outsider (2018)
Se scorre il sangue (racconto lungo che dà il titolo alla raccolta del 2020)
Holly (2023)