Squarcio. Le farfalle vivono solo un giorno
di Elelonora Pompeo (IIF)
Cosa c’è di più utile, di più bello, per un uomo e una donna di lasciarsi liberamente andare allo slancio dei sentimenti? Verranno, poi Verranno i giorni dell’ira, quelli dello sfacelo, della morte. E allora? Ogni momento in cui si potrebbe godere della vita e non si coglie resta irrimediabilmente perduto. Lo capite questo?
-Enzo striano: Il resto di niente
Carpe diem. Cogli l’attimo.
In due semplici parole, ritroviamo uno dei concetti che più colpisce l’essere umano: lasciarsi andare, smettere per un momento di ragionare e fidarsi dei propri sentimenti. L’espressione carpe diem, estrapolata da una delle odi di Orazio, è successivamente ripresa da numerosi autori, molto vicini ai nostri tempi, ad esempio:
Salvatore Quasimodo:
ognuno è solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera.
Walt Withman
Cogli la rosa quando è il momento, ché il tempo, lo sai, vola, e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà.
Ma cosa stanno cercando di tramandare? Qual è il messaggio?
Che siamo tutti destinati a finire, che il rimpianto fa più male del rimorso. I momenti belli che scegliamo di non vivere per le più svariate ragioni, non torneranno più indietro. Vivere a pieno la vita, è una scelta che ci ripaga con la felicità.
Allora cosa ci ferma? La paura.
Ma c’è davvero paura che possa valere quanto momenti di felicità negati?