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La consacrazione di Kendrick Lamar: “To Pimp a Butterfly”

di Michele Mangiapia IVH

Ormai sono passati ben dieci anni dall’uscita di questo album e per celebrare il decimo anniversario lo recensirò. Il progetto, premiato come miglior album ai Grammys, presenta delle produzioni che includono il jazz, riuscendo ad unire perfettamente due generi come l’hip-hop e il jazz. Kendrick Lamar crea un concept album con tematiche come il razzismo e le disuguaglianze sociali. Le sue emozioni sembrano variare da brano in brano. Si passa dalla sua ironia in “Hood Politics”, poi al suo ottimismo in “i”, fino alla sua rabbia in “The Blacker the Berry”. Ma il brano più famoso è ‘’Alright’’, considerato il moderno ‘’Inno Nazionale Nero’’. Infatti, l’album è uscito in concomitanza con l’ascesa del movimento ‘’Black Lives Matter’’. Penso che sia un album favoloso, nonché il migliore di Lamar. È un progetto che non mi stancherò mai di ascoltare con le sue tracce di qualità. Le mie tre tracce preferite sono: ‘’Hood Politics’’, ‘’These Walls’’ e ‘’Wesley’s Theory’’.
In conclusione, lo considero uno dei più migliori album hip-hop di sempre, se non il migliore.

Voto: 10\10

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