Le notti bianche
di Giulia Munciello 3A
Persona giusta, momento sbagliato: ma che cosa vuol dire veramente? Questa affermazione può significare tutto e nulla allo stesso tempo, ma ho deciso di interpretarla in un modo specifico. Di solito, nell’immaginario comune, la persona giusta è colui o colei che ci fa sentire bene, ma spesso la incontriamo in un momento sbagliato. Ad esempio, quando ci ritroviamo a toccare il fondo sotto diversi punti di vista, come quello psicologico o fisico.
La definizione più consona, o meglio, corretta a mio parere, è fornita da Dostoevskij nel suo libro “Le notti bianche”. Il protagonista, presunto alter ego dell’autore, si innamora perdutamente di Nasten’ka, una ragazza incontrata in una fredda notte, ma il cuore di lei è già occupato da qualcun altro. Questo è il punto su cui desidero riflettere e che mi ha profondamente colpito durante la lettura. A volte pensiamo di aver trovato la persona giusta, il nostro mondo personale, solo per scoprire che quel posto, quella persona, o quel qualcosa è già occupato da qualcun altro. In quel momento ci rendiamo conto di esserci illusi per tutto il tempo.
Arriva così la fase della disillusione: iniziamo a guardare ciò che sentivamo nostro in maniera diversa, proprio come fa Dostoevskij alla fine del romanzo, descrivendo la visione del mondo del protagonista dopo la deludente verità. Un mondo ingrigito, decrepito, che piano piano inizia a deteriorarsi sempre di più.
L’uomo dovrebbe imparare che il suo posto nel mondo deve trovarlo in sé stesso. Questo parte da una condizione di benessere personale, che può essere complicata da raggiungere, ma deve essere il nostro fine ultimo per evitare proiettili come quello descritto da Dostoevskij. Tuttavia, è un lavoro complesso, poiché gli uomini sono animali sociali e hanno bisogno dell’approvazione e del sostegno altrui. Raggiungere questo obiettivo è pressoché impossibile.
Allora, come sfuggire da questa situazione? Non si può. Per amore, l’uomo soffrirà, piangerà e sentirà dolore, ma sempre per amore gioirà e si sentirà pieno di vita. È il dualismo che caratterizza ognuno di noi.
Si tratta solo di trovare la persona giusta, quella metà che ci completa, di sentirsi amati. Si tratta solo di evitare la persona sbagliata, di non cercare per primi la metà appartenente a un’altra persona, di non illudersi. È la condanna di non essere nel posto giusto. È la condanna di trovare la persona sbagliata. È la grazia di trovare la persona giusta. È la grazia di trovare la persona giusta nel momento giusto. È la grazia di essere nel posto giusto.