Vietato ̶s̶b̶a̶g̶l̶i̶a̶r̶e̶ ̶ mollare.
Di Alessandro Ciervo e Luigi Paolella(IF)
Il Napoli non è da scudetto.
Il Napoli non ha gioco.
Il Napoli non sa segnare.
Il Napoli gioca una volta a settimana e comunque non ha ancora chiuso il discorso scudetto.
Quante volte abbiamo sentito queste parole sia da tifosi, che da avversari dopo un passo falso del Napoli.
Parole che però non hanno peso, se sei a +1 sull’Inter a due giornate dalla fine, nemmeno dopo il “Maradona” gelato da un Genoa senza pretese che per due volte ha raggiunto il Napoli.
La città ultimamente sembrava essersi dimenticata della scaramanzia, addobbando balconi e strade con bandiere e striscioni, tutto giusto se sei a 2 partite dal laurearti campione d’Italia, ma la concentrazione non deve mancare per quelle che saranno due partite difficilissime (la trasferta a Parma e lo scontro finale contro il Cagliari in casa).
L’amarezza, come ha detto mister Conte, c’è ed è giusto che ci sia, se subisci 2 gol su 2 tiri in porta, ma non bisogna adesso lasciare soli i ragazzi, che per tutto l’anno hanno lottato come il loro condottiero gli ha sempre detto di fare.
È vero il Napoli ha dei limiti: dalla panchina molto, forse troppo, corta o l’attacco non particolarmente prolifico, ma se si trova lì è solo e soltanto per merito di un gruppo che non ha mai mollato e ogni domenica tiene alti i colori del Napoli.
Adesso è importante che nessuno di quelli che fino a ieri già si proclamavano campioni, non scendano dal carro, ma continuino a dare carica ai ragazzi di Conte che meritano il nostro supporto, fino alla fine, aldilà del risultato.