L’Agorà del Calcio – Udinese-Napoli

L’Agorà del Calcio, rubrica a cura di Pietro Peluso e Salvatore Monaco

UDINESE-NAPOLI
Dacia Arena, 7/12

Il Napoli delude ancora. Ennesimo passo falso per gli azzurri che falliscono il tentativo di invertire la rotta e a Udine si limitano a raccogliere un esiguo pareggio. Non di certo la reazione che ci si aspettava dopo la decisione presa a pugno duro dal mister Ancelotti, che da inizio settimana ha trattenuto la squadra in ritiro rievocando ricordi non poco nefandi. Risultato, dunque, che non fa altro che aumentare il ritardo del Napoli in classifica, e alimenta ulteriormente un trend da brividi: -14 punti rispetto all’anno scorso, -17 rispetto a due anni fa, così come 17 sono i punti che separano oggi i Partenopei dalla vetta. E ancora salgono a 9 i match senza vittoria, con 5 miseri punti accumulati nelle ultime 7 gare. Record negativo, che rimanda ai tempi della promozione. Napoli che quindi, alla luce dei fatti, si lecca le ferite in vista della Champions di martedì (ore 18:55, in casa contro il Genk), dove proverà ad ottenere anche solo l’unico punto utile alla qualificazione agli ottavi, obbiettivo minimo di inizio stagione che ora appare come un’oasi nel deserto. “Napoli faber fortunae suae” quindi, con un rimando oltre che al suo significato strettamente letterale anche all’accezione umanistica, nella speranza che al di là di questo Medioevo di disonore ci aspetti un Rinascimento di riscatto.

“Facce da campionato” e “facce da Champions”. Così Carlo Ancelotti definisce il dualismo penoso e indegno dei suoi uomini, che sui campi della Serie A si rendono protagonisti di prestazioni deplorevoli, mentre in Europa si comportano e giocano da squadra, da professionisti, da uomini indipendentemente dal risultato. Dicotomia che ha avuto una chiara rappresentazione anche ieri a Udine, in una partita in cui l’intervallo ha fatto da spartiacque tra un primo tempo “da campionato” e un secondo tempo un po’ più in clima “da Champions”.
Napoli che alla ricerca della svolta si affida ai suoi big: riecco Meret tra i pali, ricostituita la coppia centrale Koulibaly-Manolas, ripristinato nel suo ruolo naturale a destra Di Lorenzo, così come la fascia sinistra viene affidata nuovamente a Mario Rui. Artiglieria pesante anche a centrocampo, con il ritorno tanto atteso e discusso di Callejon alto a destra, Zielinski e Fabiàn ad impostare e Insigne a sinistra, mentre l’attacco ritrova Mertens al fianco di Lozano. Primo tempo complicato per gli azzurri, che tengono palla a lungo ma non concretizzano quasi mai. “Squadra lenta, involuta e preoccupata” come dirà Ancelotti a fine partita, quasi incapace di adattarsi al gioco e di ripiegare sugli errori e sulle palle perse. E infatti al minuto 32’ il Napoli va sotto: contropiede analogo a molti altri subiti da inizio stagione (calcio d’angolo favorevole, palla messa fuori dagli avversari, imbucata per l’uomo più avanzato) e palla che si insacca con Lasagna. Prima frazione che si chiude sull’1-0 con pochi altri spunti di gioco e un Napoli che reagisce con poca lucidità e determinazione. Nella ripresa si raccolgono i frutti di un intervallo salvifico, o quanto meno efficace. Fuori un Insigne spento, dentro Llorente per fare peso in area. Risposta intensa, di quantità, con un Napoli che prova a rimediare con la forza dei nervi e con una ritrovata voglia di vincere. È infatti proprio su una pressione alta di grinta che arriva il pareggio di Zielinski: palla rubata e sinistro rasoterra a giro nell’angolo. Primo gol in campionato e gol dell’ex. Di lì in poi, una scarica di adrenalina confusa che tiene gli azzurri saldi sulle gambe, ma non genera cambiamento e comporta solo l’espulsione di Maksimovic da bordocampo. Rimandati alla prossima la vittoria e i 3 punti. Ma è ormai inutile fare prigionieri: martedì la sentenza, o tutti dentro o tutti fuori. 90 minuti dal verdetto. Si può fare.

FNS!!!

Pagelle
NAPOLI

  • Meret: 6

Impegnato solo sul tiro del gol di Lasagna che purtroppo non riesce a respingere. Incolpevole anche questa volta. Un difetto? Beh, troppo buono: qualche paccheruccio e Manolas e Koulibaly ci starebbe…

  • Manolas: 6

Primo tempo alla Cribari: pessimo ma non commette errori sanguinosi. Il greco si sveglia dal sogno dogmatico e calcistico nella ripresa: infatti il secondo tempo nel nostro caro Kostanstinos è degno di nota. Personalità, cazzimma, cattiveria. È stato comprato per essere il giocatore della seconda frazione. Dai Polife’!!! Si può e si deve fare meglio.

  •  Koulibaly: 5

Lo chiamavano Koulibabritos. Primo tempo da 4: il gol nasce anche per un suo addormentamento, Okaka e Lasagna contro di lui sembrano la coppia d’oro Di Natale Sanchez dei preliminari di UCL (grandissima bestemmia calcistica, ma rende l’idea). Nel secondo tempo si riprende come il suo compagno di reparto, ottime chiusure e guida la difesa in maniera discreta. Ma le colpe e gli errori della prima metà di gara macchiano la suo prestazione.

  • Mario Rui: 5

C’era una volta un principino di nome Mario. Passeggiava beato per un campo fiorito e  dall’erba rigogliosa. I cardellini cantavano e le farfalle svolazzavano. Fantastico, sembrava davvero un sogno… Ma all’improvviso un urlo lo riportò alla realtà: “MARIO MA CHE FAI?! STRINGI!!!”. Oh no, è il suo allenatore Carlo Reja Ancelotti. Mario ricorda di essere un calciatore portoghese, terzino sinistro del Napoli. Ma ormai è troppo tardi. Fofana imbuca per Lasagna, Koulibabritos non lo prende… 1-0 Udinese. La frittata è fatta.

  • Di Lorenzo: 6,5

Uagliu ma quanto è forte? Gli voglio troppo bene. “Mon frere” direbbero alcuni. Fa ammattire Strigen Larsen, arriva spesso al cross e quasi sempre mette ottimi palloni. Vedere uno nostro terzino buono mi emoziona sempre tantissimo, è meraviglioso. Giocatore fondamentale per il Napoli e, presumo, in divenire anche per la nazionale.

  • Insigne: 4,5

Mannagg tutt cos. Ancelotti lo cambia giustamente al 45′, partita anonima del cosiddetto “fuoriclasse partenopeo” (abbiamo i nostri dubbi sul definirlo così). Sì, è vero, la posizione di quarto a sinistra la soffre per caratteristiche fisiche e tecniche… però dai, per piacere, così no. Caro Lollo, non è hai che hai mangiato un troppa frittata di maccheroni della nonna prima della partita? Probabilmente mio zio che gioca a calcetto con gli amici dopo il pranzo pasquale avrebbe fatto meglio…

  • Fabian Ruiz: 5

Scusate, ma chi è questo? Io pensavo fosse un fenomeno, ma mi sta facendo ricredere. Se questo è il vero Fabian venderlo alla big spagnole che tanto lo vogliono non sarebbe una grande perdita. Tanto se lo subiscono loro. In questo periodo con lui in campo è come giocare in 10. Cammello’ riprenditi un po’, jamm.

  • Zielinski: 5,5

Ottimo calcio… se hai 6 anni. Correva in maniera sconsiderata dietro ad ogni pallone facendo crollare il poco equilibrio che ha il centrocampo del Napoli. Il gol nasce infatti per una sua uscita kamikaze su Fofana che crea, alle sua spalle, una prateria dove Lasagna galoppa che manco Spirit ai tempi d’oro. Scusami Piotr ma sei veramente ridicolo. Mezzo voto in più per il gol.

  • Callejon: 5,5

Partita anonima di “Spagnoletta”. Ci mette comunque voglia e personalità, però non basta, da lui si deve pretendere e avere di più. Propositivo in più occasioni, ma al momento del cross non è mai preciso, soprattutto da calcio d’angolo. Forse ha già in testa quanti involtini primavera mangerà in Cina (ma non so’ meglio i panzarotti?).

  • Lozano: 4,5

Il nostro eroe purtroppo non è stato all’altezza. Il nostro lettore più accanito ieri è apparso spento, sovrastato e praticamente bastonato fisicamente dai 3 centrali friulani. Lo avevano preso per una pignatta. Il Chucky non riesce a sgasare, il cinquantino che ha nelle gambe era probabilmente senza benzina. Chucky, lo sai benissimo ti vogliamo tutti bene… però mamma mia! Sembravi la brutta copia di Pussetto.

  • Mertens: 4

Marek per ora può stare tranquillo: se il belga continua così il record starà al sicuro per un bel po’. Dovrebbe essere il nostro trascinatore, il nostro Top Player, dovrebbe avere il compito di farci uscire da questa situazione; ma purtroppo è uno di quelli che ci sta affondando. Sulla paritita davvero nulla da dire, il 4,5 è per l’affetto ma il S.V. sarebbe stato comunque giusto.

  • Llorente: 4

Erano circa le 17:10. Mia madre con un gesto assai azzardato, cercando di pulire il modem del Wi-Fi, stacca dei cavi. La connessione salta. Now TV non funziona. Ero disperato. All’improvviso l’illuminazione. Chiamo il mio amico Gabriele: “Fra’, andiamo a vederci la partita insieme al bar”. Accetta. Ci sendiamo e andiamo giù di caffè, Napoli e qualche sigaretta. Fine primo tempo. Entra Fernando. Appena lo vedo esclamo “ma a ‘sto punto era meglio pigliarsi Quagliarella”. Un signore seduto a fianco si gira e mi dice ” è mio nipote, guarda qua…”. Caccia una foto con Fabio e la carta di identità. “Salvatore Quagliarella”. Un momento magico. Riviviamo insieme al signor Quagliarella i bei momenti di quando suo nipote vestiva la nostra maglia.
Caro Fernando, mi stai facendo rimpiangere un vecchietto che segna solo su rigore. Probabilmente lui però quell’occasione che hai avuto l’avrebbe capitalizzata.

  • Younes: S.V. (N’ata vot)

 

  • Maksimovic: 10

È stato un idiota, ma mi ha gasato tantissimo vederlo faccia a faccia con il guardalinee.

  • Ancelotti: 2

Voti sempre più bassi per il nostro caro Carletto. Si dice soddisfatto del secondo tempo? Se per lui è positivo vedere una squadra che attacca in maniera nervosa e disorganizzata allora siamo sulla strada giusta. Fa uscire Insigne per mettere Llorente “il provolone” per cambiare assetto e passare al 4-2-3-1. Ammette che è il gol preso è ridicolo, ma se viene da errori tattici fossi in lui mi farei qualche domanda. Non vuole abbandonare la nave, si sente coinvolto, vuole risollevare il Napoli. Peccato, speravamo desse le dimissioni.

 

UDINESE

  • Okaka: 6,5

Il Lukaku dei poveri lotta su ogni pallone e nel primo fa ammattire Koulibaly. Partita davvero ottima. Per fortuna nostra gli è mancato solo il gol.

  • Lasagna: 7

Fa gol e mette nei guai il Napoli. In campo aperto è stato devastante. Ma contro il Napoli una squadraccia come l’Udinese non dovrebbe neanche mai tirare a porta. Vabbè.

  • Striger Larsen: 6

Soffre Di Lorenzo in copertura, ma crea problemi quando spinge. Si sente un attimo Diego e manda al manicomio Ruiz con una veronica che gli permette di entrare in area. Averlo Fanta non è male…

  • Fofana: 6,5

Giocatore scandaloso che Però ieri (colpa del Napoli) sembrava Pogba. Grande assist per Lasagna. Aspettiamo Napoli-Udinese per vedere una sua altra grande partita.

  • De Paul: 6

Senza infamia e senza gloria. Il giocatore più rappresentivo delle squadra friulana non ha grandi spunti, ma è un brutto cliente. Un giocatore decente che data la situazione del Napoli a centrocampo/attacco farebbe molto bene alla squadra partenopea.

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