Caduta libera. Agorà del Calcio: Napoli-Inter

L’Agorà del calcio, rubrica a cura di Salvatore Monaco e Pietro Peluso

NAPOLI-INTER

S. Paolo, 6/01

CADUTA LIBERA”
Anno nuovo, vita vecchia. Il Napoli “cade” in casa contro l’Inter in un 1-3 più sonoro nel numero che nei fatti. Gli uomini di Gattuso offrono agevolmente agli avversari la vittoria di una partita nel complesso non sbagliata, ma nemmeno esente dai terribili errori individuali proposti a più riprese nel corso del match che i padroni di casa pagano nello score finale. Gli Azzurri pagano care anche le assenze fondamentali nel reparto di difesa, che hanno inciso molto nella preparazione del match da parte di Gattuso. Ad incidere nel posticipo che chiude la diciottesima giornata di serie A è anche l’atmosfera gelida di Fuorigrotta, non solo dal punto di vista climatico. La mancanza di risultati concreti, soprattutto in casa, pesa come un macigno sulle spalle dei giocatori. La preoccupazione grava in generale sull’ambiente-Napoli, come si percepisce concretamente dall’inerzia di un San Paolo scarico e irriconoscibile, da bolgia infernale ed inespugnabile poco più di un anno fa, a mero teatrino vuoto e silenzioso nell’Epifania napoletana. Un mix di fattori che in campo si traduce in incertezza, paura, debolezza ed errori. Così un Napoli discontinuo sporca quelle deboli fasi di gioco leggermente più vive e non ostacola un Inter che ottiene il massimo con il minimo sforzo. È dunque “highway to heaven” per Conte, che si stabilisce solidamente in vetta sfrecciando sul suo tandem d’attacco devastante, mentre Gattuso, a testa bassa, arranca a dare segnali di svolta decisivi e convincenti e prosegue nella sua “highway to hell” insieme al suo Napoli, che perde ancora (più di 100 i giorni dall’ultimo trionfo casalingo in campionato) e fa acqua un po’ dappertutto.

Gli infortuni si rivelano più pesanti del previsto in casa-Napoli, con Gattuso che dopo la sosta si ritrova comunque a corto di difensori ed è costretto a spostare Di Lorenzo al centro della difesa, con Hysaj a prendere il suo posto sull’out di destra. Per il resto, confermato il 4-3-3 già proposto nei precedenti, con Fabiàn Ruiz vertice basso in regia e Milik alto nel tridente d’attacco. Napoli che parte sul pezzo, proponendosi oltre la trequarti e cercando diverse soluzioni in zona d’attacco, senza mai impensierire più di troppo la difesa avversaria. Anche l’Inter, forte di una notevole preparazione fisica, mantiene alti i ritmi di inizio gara con un pressing molto aggressivo e marcature strette. Non manca infatti d’attenzione al quarto d’ora: uno scivolone di Di Lorenzo oltre il centrocampo lascia una prateria enorme per far partire in contropiede l’Inter, che passa in vantaggio con un tiro di Lukaku che, dopo circa 70 metri di corsa, insacca in rete con un sinistro potente e preciso che bacia il palo. 0-1. Napoli che non demorde e cerca il pareggio, trovando anche un gol con Milik immediatamente annullato per fallo in area. Nonostante tutto il Napoli continua nel palleggio alla ricerca del pareggio, ma al 33’ è ancora Lukaku a segnarsi nel tabellino-marcatori con un sinistro potentissimo (circa 111 km/h!!!) che coglie Meret impreparato e raddoppia. Ma per una seconda volta, i padroni di casa dimostrano quanto meno mentalità e carattere, e sulla spinta dei nervi agguantano in chiusura di primo tempo il rientro nel match con un appoggio a rete di Milik, dopo la classica azione da videogame Insigne-Callejon. Primo tempo che si chiude con altre chance di pareggio da parte del Napoli, che però manca di cinismo sotto porta e spreca anche qualcosa. Nella ripresa il Napoli dà segnali di presenza, ma troppo timidi nella trequarti avversaria gli Azzurri si trovano ancora a fare i conti con una determinazione vincente dell’Inter, che al 62’ approfittando dell’ennesimo intervento sporco e su errore in chiusura di Manolas firmano l’1-3 con Lautaro Martinez, che si trova il pallone accomodato ai 5 metri e non sbaglia. Di lì in poi Napoli che reagisce di nervi irrazionalmente, senza mai trovare vere occasioni se non con qualche saltuario tentativo dalla distanza insidioso. Da punizione al limite Insigne colpisce anche una traversa, che di fatto mette il timbro su una serata da archiviare, l’ennesima. Neanche i cambi ultraoffensivi di Gattuso, che fa entrare prima Lozano per Hysaj e poi Llorente per Fabiàn, riescono a segnare la svolta alla partita, che si conclude sull’1-3 nonostante il tentativo appetibilissimo di Lautaro di calare il poker. Nerazzurri che vincono con merito e si piazzano in testa alla classifica con 17 successi e una sconfitta, mentre il Napoli si lecca le ferite, distante dall’Europa e con un calendario per niente indulgente davanti. Ci si affida completamente al lavoro di Ringhio, che nonostante la tempesta trasmette sicurezza e serenità dove ora più che mai c’è un’estremo bisogno. FNS!!!

PAGELLE

  • Meret: 5

Prima insufficienza che il nostro portierone Azzurro si becca. Fa una grandissima parata su Vecino ma sul secondo di gol di Lukaku è, purtroppo, colpevolissimo. Nella partita di ieri più che il nostro solito Alex mi ha ricordato il Navarro dei tempi d’oro.

  • Mario Rui: 5+

Difensivamente non ha fatto errori gravi, ma anche lui, come tutta la difesa, ha sofferto molto Lautaro e Lukaku. I cross di Mariuccio però sono stati davvero ridicoli, ogni volta che andava al cross Skriniar, De Vrij e Bastoni pensavano “Ue testina, un altro pallone recuperato e si fa a fare il contropiede. TAAAAAC!”

Manolas: 5

Allora, ma perché entri ad uncino su un pallone del genere? Ma che volevi fare? E’ normale che poi la palla rimane là, no? La sistema talmente bene che ha preso +1 al fanta per l’ottimo assist. Vabbè poi Lautaro mica è scemo…1-3 e tutti a casa. Oltre quest’errore gravissimo, però, non ha fatto altri disastri: partita da difensore vecchio stampo, molto maschia ma tatticamente molto scarsa.

  • Di Lorenzo: 5,5

Pallone verso il nostro Giovanni, lui si appresta a stoppare la palla ma… OH NO MA COS’È QUELLA?! UNA BUCCIA DI BANANA! Di Lorenzo scivola, palla a Lukaku: 0-1. Ovviamente ha sofferto la fisicità del belga in più occasioni, ma è stato comunque bravo in altre occasioni a contenerlo e ad anticiparlo. Ed era anche fuori ruolo oltretutto.

  • Hysaj: 5,5

Sbaglia sul primo gol a scappare all’indietro e a concedere il sinistro a Lukaku. Per il resto però (incredibilmente per noi) è stato guardabile e non uno scempio assoluto come al solito. Ci metterei la firma per avere Hysaj sempre così.

  • Allan: 5

A parte qualche intervento buono e la grinta, che comunque non manca mai, davvero una partita anonima. Cioè nulla. Ma nulla di nulla. Troppo altalenante nelle ultime due partite. Ha le capacità mentali per essere un vero leader di questa squadra, ma quando gioca così lascia il Napoli con un uomo in meno.

  • Fabian Ruiz: 4,5

Fuori ruolo e tutto quello che volete, però basta. Vi prego, basta. Ma si può? Veramente scandaloso, non fa una giocata giusta. Si salva solo la pallonata alla panchina interista… ma forse anche questa andava tirata più forte. Ti sei perso nel mondo dei sogni, caro Fabian. Guarda che se continui così finisci alla Pro Vercelli mica al Barcellona o al Real. I fischi quando esce dal campo sono più che giusti.

  • Zielinski: 6-

Forse il migliore del Napoli e comunque non ha la sufficienza piena (pensate un po’ il livello). Fa comunque male con degli inserimenti pericolosi, prova la conclusione più volte e sfiora anche un gran gol. Ha un’occasione d’oro davanti ad Handanovic. Ma lui che fa? Decide di tirare piano, centrale e a mezza altezza in mano al portiere. Boh, che vi devo dire… Comunque mette un grande pallone a Callejon che poi fornisce l’assist dell’1-2 per Milik.

  • Insigne: 4,5

È un film visto e rivisto quello di Lorenzo. Lui ci prova e ci riprova, ci mette il cuore e un’altra serie di organi, ma continua ad essere inguardabile. Non incide mai, sempre troppo lezioso, la famosa “cazzimma” probabilmente l’ha menata in curva insieme alle decine di palloni che ha tirato cercando il secondo palo. Difenderlo solo “perché è Napoletano” (che poi è di Frattamaggiore, ma vabbè…) è la cosa più sbagliata che si possa fare, si sta dimostrando un giocatore mediocre e chi non lo nota è in malafede.

  • Callejon: 5+

Calletì spinge parecchio, e anche se non va praticamente mai alla conclusione sforna un buon assist per Milik. Anche lui poco incisivo. Ormai José sembra un ex giocatore, forse è quello che mentalmente paga di più questa situazione essendo stato attaccato più volte da ADL. La verità è che un giocatore-chiave per questa squadra, e se il Napoli è disastroso si deve anche al fatto che da lungo tempo ormai vediamo solo un Callejon disastroso.

  • Milik: 5

Si ok, ha segnato… ma poi? Ha sbagliato ben due (!!!) gol C-L-A-M-O-R-O-S-I, che sicuramente avrebbero potuto cambiare le sorti della partita, e fisicamente è stato sovrastato dalla retroguardia interista. Non è riuscito a tenere un pallone avanti, non ha mai fatto salire la squadra e quando si è fatto trovare libero ha sempre agito con disattenzione, manco fosse sceso in campo per andare a farfalle.

  • Llorente: S.V.
  • Lozano: S.V.

Ma che è? Lo chiamavano “Lozano tozzi-tozzi”. Quello che ha fatto ieri da quando è entrato è stato correre a caso con il pallone al piede e sbattere addosso ai giocatori avversari. Un macello. 40 milioni buttati… non diciamo dove.

  • Gattuso: 5

La squadra è viva, è vero. I ragazzi ci provano e ci riprovano, ma nulla da fare. Continua ad essere un Napoli senza idee e con poco gioco. C’è anche da dire che Rino è arrivato da poco, e in meno di un mese è impossibile risolvere già questa situazione e recuperare mentalmente i giocatori. Però, caro Ringhio, c’è una cosa che hai dietro alle tue spalle, con delle poltroncine, che si chiama panchina. Là ci sono dei giocatori seduti e la regola dice che quando è necessario puoi farne entrare anche tre. Perché mi fai entrare Lozano e Llorente soltanto a 10 minuti dalla fine? In più sull’1-3. No no, stai sciolto, i cambi non si pagano. Boh, che dire… veramente inspiegabile.

INTER

  • Brozovic: 6,5

Uagliu, è proprio il giocatore che manca al Napoli. Un metronomo in mezzo al campo, uno che metta ordine là in mezzo. Quando la palla passa dai suoi piedi la manovra interista diventa sempre più interessante. Quello che gli è mancato ieri è stato il gol, per il resto prestazione davvero ottima.

  • Lukaku: 8

In campo aperto è devastante. Veramente mostruoso. Un animale, fisicamente da paura e con un mancino davvero fuori dal comune. Se poi gioca contro la difesa del Napoli gli è tutto più semplice. 14 gol in 18 partite alla prima stagione in A… mamma d’o’ Carmine!

  • Lautaro: 7

Con Lukaku forma la seconda miglior coppia d’attacco del campionato e una delle migliori d’Europa: 30 gol in due a nemmeno metà stagione. El Toro è sempre insidioso, combatte su ogni pallone e in zona gol si fa trovare sempre pronto. Magari avere un attaccante come lui…

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