Sulla pelle delle donne: Napoli, la camorra fa prostituire ragazzine minorenni per pochi euro

di Monica Gatta 2F

A Napoli la camorra gestisce il business della prostituzione, che purtroppo coinvolge anche ragazzine minorenni del tutto innocenti ma che per vivere tentano di tutto. Queste giovanissime molto spesso sono bambine o ragazze provenienti da paesi africani o asiatici.

Ci troviamo nella zona di Forcella, precisamente nel vico della Pace, dove tali fanciulle “vendono” letteralmente i loro corpi a tutte le ore nei bassi, abitazioni tipiche del centro storico di Napoli. La tariffa oraria di questa “merce di scambio” si aggira intorno ai 20 euro nella mattina, poi il prezziario varia a 70 euro per la sera e la notte. Insomma queste piccole donne oltre a subire l’ingiuria e la violenza di questi atti, si può dire che sono anche sottopagate e sistemate in abitazioni con condizioni pessime, sovraffollate, sporche e soprattutto dove sono nascoste anche sostanze stupefacenti che possono intossicarne l’organismo. Sembra di essere nei sobborghi di Caracas o nelle favelas brasiliane, invece siamo a pochi passi dalle nostre case. Ovviamente tali azioni non sono rimaste impunite e la polizia locale si è mossa compiendo un blitz nel quartiere di forcella. “Non  è immaginabile –  spiega Giuseppe Cortese, capitano della Polizia Municipale – gestire un giro di prostituzione in pieno centro, senza che ci sia il controllo da parte della camorra.  Ho seguito gli agenti nel blitz a vico della Pace, e siamo entrati nelle case delle baby prostitute. Abbiamo trovato di tutto: minorenni incinte sorprese insieme al cliente, ragazze abbandonate, maltrattate, con evidenti segni di percosse, droga, merce contraffatta e illegalità diffusa, allacci abusivi di acqua ed energia elettrica. Abbiamo raccolto anche lo sfogo e le testimonianze di alcuni abitanti del luogo esasperati: “Vi sembra giusto che dobbiamo vivere nel vicolo delle prostitute? Questo era uno dei vicoli più belli di Napoli”. Gli agenti hanno fermato diverse ragazze e alcuni uomini, quintali di merce contraffatta, droga e altri materiali sospetti che dovranno essere analizzati”. Le forze di polizia dovranno agire in sinergia per determinare la filiera di comando che gestisce e controlla le attività illecite.

Che siano napoletane, italiane, africane, asiatiche o da tutto il mondo, a rimetterci la pelle e la vita sono sempre le donne. Queste trovandosi in periodi difficili oppure non avendo da dove attingere un po’ di soldi per tirare a campare, perché forse sono appena emigrate da un altro stato e sbarcate in un continente del tutto nuovo, finiscono in questi brutti giri dove ovviamente dietro c’è il benemerito della criminalità organizzata, che non perde tempo a scommettere sulla vita di queste donne trattandole come oggetti al mercato e come un asta aggiudica tali a chi propone di più per arricchire le proprie tasche di soldi sporchi di sangue e della vita di queste povere fanciulle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.