“il sapersi relazionare con la gente è un bene commerciabile, come lo zucchero e il caffè”

di Roberta Tuccillo (IVF)

La prima edizione di Come trattare gli altri e farseli amici (titolo originale: How to Win Friends and Influence People) è datata al 1936, scritta da Dale Carnegie, ma le informazioni che contiene sono ancora più che attuali e alla base della vita quotidiana di ognuno. Con più di 30 milioni di copie vendute, questo libro ha praticamente creato il genere del self-help, in un’epoca dove l’automiglioramento era inteso come raffinare il proprio atteggiamento a tavola, oppure interessarsi di letteratura e arte. Avere a che fare con gli altri nella vita di tutti i giorni è alla base dei “problemi” da affrontare per uno studente, ma anche per un qualunque lavoratore. Persino nei settori più tecnici, come ad esempio nell’ingegneria, secondo la Carnegie Foundation for the Advancement of Teaching, le abilità relazionali incidono fino all’85 per cento sul successo finanziario. Ma prima del 1936 non esisteva alcun libro che trattasse argomenti di questo genere, e così nacque, da un elenco di principi, sviluppatosi poi in un opuscolo, poi in una serie di opuscoli, fino ad ottenere un libro sempre più arricchito con interviste ed approfondimenti più ampi. Ed è per questo che la versione disponibile oggi è quella riscritta dalla figlia e in parte dalla moglie dell’autore nel 1981, adattata alla società moderna e al nuovo pubblico, nella quale però sono presenti gli stessi concetti che Carnegie aveva scritto negli anni 30. Definito da alcuni addirittura un must have, il libro offre quindi diversi consigli, dritte, “regole” da rispettare, anche semplici da applicare nella nostra frenetica vita quotidiana, che migliorano le relazioni personali e professionali, portando i lettori ad ottenere risultati migliori in ogni aspetto della vita. Ed è soprattutto per questo motivo che questo argomento interessa sempre più persone: la University of Chicago e le United YAMC Schools hanno condotto, nell’arco di due anni, un sondaggio, che ha rivelato l’interesse primario delle persone, ovvero la salute; e al secondo posto le persone: come capirle, come convincerle, essere loro simpatici e andare d’accordo con loro. Inoltre questo libro ci offre anche molteplici lezioni di vita e spunti di riflessione per una crescita personale, affrontando diversi concetti in modo tutt’altro che pesante, nonostante ci sia bisogno di rileggere varie volte i capitoli per tenere questi principi a mente.

Il libro è diviso in 4 sezioni principali: tecniche fondamentali per la gestione dei rapporti, sei modi per piacere alla gente, come convincere gli altri e come cambiare gli altri senza offenderli o suscitare il loro risentimento. Viene sottolineata quindi l’importanza di evitare le critiche, rispettando gli altri; mostrare interesse sincero per questi e mostrarsi attivi e partecipativi nelle conversazioni, mantenendo un atteggiamento positivo. Infatti anche solo sorridere è molto più di ciò che sembra: gli antichi cinesi avevano un proverbio che dovremmo sempre tenere a mente, ovvero “Una persona che non ha un volto sorridente non dovrebbe aprire un negozio”, infatti anche un solo sorriso può illuminare la vita delle persone a cui lo rivolgiamo, che magari si sono rivolte per un intero giorno a facce corrugate ed infelici.

Invece avete mai pensato quante volte fingiamo di dare importanza alle opinioni altrui? Ebbene sì, far sentire importanti e apprezzati gli altri (e farlo sinceramente), anche se ci sembra talvolta scontato, è alla base dei buoni rapporti, gradino fondamentale verso il successo.

Al di là di questi due principi, ve ne sono molti altri simili approfonditi nel libro con buone argomentazioni, proverbi, citazioni, studi ed interviste, ed è per questo motivo che consiglio la lettura di Come trattare gli altri e farseli amici, per venire a conoscenza di qualche consiglio e lezione di vita, per un miglioramento ed una crescita personale.

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