“It” di Stephen King: la maledizione di Derry

di Alessia Simonetti (IIG)

Salve a tutti Pansiniani ed eccoci qui con una nuova recensione!

Questa volta abbiamo deciso di sorprendervi con un romanzo di un genere che non era mai stato trattato all’interno della nostra rubrica… ebbene sì lettori, stiamo parlando dell’ horror!

Come avrete notato dal titolo, il libro in questione è IT, pubblicato per la prima volta nel 1986 e di cui oggi sono particolarmente note le versioni cinematografiche.

Un libro tanto emozionante e profondo non poteva che essere ideato se non dal re di questo genere: Stephen King, del quale possiamo ammirare una moltitudine di opere, di cui le più famose Shining, Fairy Tale,Carrie e Misery (che vi anticipiamo verrà trattato a breve sul giornale).

Così come avevamo già detto per Una Vita Come Tante, la domanda che bisogna porsi nel momento in cui ci si trova davanti un libro così impegnativo è: “Varrà la pena leggerlo?”

La risposta in questo caso è semplice e diretta: SÌ!

Stiamo infatti parlando di un libro che, oltre a essere scritto in maniera esemplare, è scorrevole e sa intrattenere i lettori.

Stephen King è riuscito a produrre uno di quei romanzi che sono destinati a rimanere impressi nella storia.

Il suo modo di scrivere si focalizza infatti sulla chiarezza con cui sono spiegati concetti complicati che viene poi unita alla minuziosa attenzione per i dettagli, nulla può infatti essere lasciato al caso, regalando al libro tratti così macabri da risultare realistici. Infatti con un tocco elegante e oscuro Stephen riesce a farti provare davvero paura e non mi sto riferendo solo a quella scontata che si può sentire per un pagliaccio sanguinario, ma anche quella più pura e infantile che siamo convinti di aver lasciato andare. Ebbene risveglia terrori come quello legato al buio, quello che provavamo quando eravamo lasciati soli a casa o persino quello che ci teneva bloccati nel letto per paura di volgerci dal lato opposto; dunque in questo libro ogni sensazione che da piccoli ci avrebbe fatto tremare dallo spavento, torna a farsi strada dentro di noi riaccendendo una vecchia scintilla.

Si può dunque appurare che tutti abbiamo fatto uno sforzo per dimenticare terrori d’infanzia, ma per i nostri protagonisti farlo era stato invece sorprendentemente facile. Crescendo si erano allontanati dalla maledetta città di Derry così come le loro menti si erano separate dai ricordi di quel famoso anno del 1957 quando un essere mostruoso aveva strappato via la vita di molti bambini, partendo da quella di George Denbrough, ucciso durante una pioggia torrenziale. Tanti crimini possono incupire una città ed è per questo che un gruppo di bambini coraggiosi aveva deciso di prendere in mano la situazione e sconfiggere il clown. Peccato per loro che dopo ventisette anni la memoria era stata l’unica cosa che erano riusciti a cancellare. Questa si risveglia parzialmente solo quando tutti una sera ricevettero una chiamata da Mike Hanlon, l’unico di loro rimasto a Derry, il quale li informò che nuovi omicidi erano stati commessi.

Avranno il coraggio di abbandonare tutto e tornare in città?

Recupereranno i ricordi persi? Ma ,soprattutto, riusciranno a fermare il male una volta e per tutte?

Beh per rispondere a queste domande vi converrà leggere libro.

Grazie sempre se leggete e ci supportate!

Voto del libro 5/5★

Un pensiero su ““It” di Stephen King: la maledizione di Derry

  • 7 Dicembre 2023 in 16 h 38 min
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    Grazie Alessia!!! Un libro grandissimo, uno scrittore per troppo tempo considerato di serie B semplicemente perché ha venduto milioni di copie in tutto il mondo. “It” è uno dei capolavori della poetica dell’infanzia che ha contribuito al Grande Romanzo Americano…

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