DYLAN DOG: TRA HORROR SPLATTER E COMICITA’ MARXIANA

di Andrea Buono (IVE)
(copertina di Lucia Palmieri)

Dylan Dog, una delle icone che segnò profondamenti gli anni’80 nel nostro bel paese che tutt’oggi continua a vendere in edicola e in libreria.

Su questo personaggio sono state fatte svariate collane dalla casa editrice, fumetti scritti stesso dai fan, e addirittura un film, che purtroppo è uscito veramente male.

Per chi non sappia minimamente chi è Dylan Dog, cercherò di spiegarvelo.

Dylan Dog è un personaggio immaginario nato dalla mente di Tiziano Sclavi, grande pilastro del fumetto italiano, e la sua faccia invece ha preso forma dalla penna di Claudio Villa, disegnatore molto stimato non solo per aver creato graficamente Dylan Dog ma anche per aver disegnato alcuni dei più memorabili episodi di Tex, su cui ho scritto un altro articolo.

La faccia di Dylan Dog è ispirata dall’attore Rupert Everett.

Dylan Dog, al contrario di molti altri “eroi” della casa editrice Sergio Bonelli Editore, non è un eroe, ma un uomo, esattamente come noi, solo che a differenza nostra è affascinato dal mondo dell’ignoto, dell’horror e del paranormale.

E’ un grande appassionato di musica classica, specialmente di una delle più celebri opere di Giuseppe Tartini, ovvero “il trillo del diavolo”, opera scritta originariamente per violino ma che Dylan Dog cerca di replicare su clarinetto, senza ottenere grandi risultati.

Dylan Dog abita a Londra, è lì che si svolgono gran parte delle sue avventure, e abita in  un piccolo appartamento insieme al suo assistente, Groucho, che ha l’aspetto molto simile al celebre attore comico Groucho Marx.

Groucho è un personaggio particolare, è un pervertito ma anche un grande spiritoso, inoltre più di una volta ha anche affermato di essere il figlio di Margaret Thatcher, l’ex primo ministro d’Inghilterra.

Personaggio secondo me molto riuscito, il caro Groucho.

Dylan Dog è famoso non solo nella vita reale, ma anche nel suo universo, infatti più di una volta è comparso sulle pagine di varie testate giornalistiche, che a volte lo elogiano e a volte lo sminuiscono.

A Londra è meglio conosciuto come “L’indagatore dell’incubo” e la sua clientela è molto varia: si passa da uomini misteriosi che vengono da chissà dove fino a belle ragazze di cui Dylan Dog si innamora ad ogni episodio,

E’ risaputo che Dylan Dog è un buon tempone e nonostante più di una volta è successo che tra lui e una donna ci sia stato un forte amore corrisposto, non si è mai sposato, perché troppo amante della vita da scapolo.

Guida come macchina un maggiolino e lui e il suo assistente vanno sempre in giro con una pistola.

Molte volte è capitato che il nostro amato personaggio si imbattesse in grandi avventure, spesso ha rischiato la galera, ma fortunatamente non ci è mai stato per troppo tempo grazie al suo caro amico L’ispettore Bloch della polizia di Scotland Yard.

L’ispettore Bloch nonostante sia un ispettore di polizia ha più volte detto che i morti gli fanno impressione e che il sangue gli fa venire il voltastomaco, inoltre non ha mai ucciso nessuno in vita sua.

Insomma, una specie di Tenente Colombo.

Anche Dylan Dog lavorava per Scotland Yard, ma poi ha deciso di dimettersi per dedicarsi alla sua più grande passione, che come detto prima, è il mondo del paranormale.

Sulle origini di Dylan Dog non si sa molto, a volte il personaggio nei suoi pensieri menziona il padre, definendolo un uomo con poteri soprannaturali, mentre lui a differenza sua questi poteri non li ha mai avuti.

Insomma, l’universo di Dylan Dog è veramente enorme, vi potrei citare molte delle sue avventure più famose come ad esempio “caccia alle streghe”, “golconda”, “memorie dall’invisibile”, “alfa e omega” e tante altre.

Insomma, secondo me vale la pena leggerlo.

E per concludere questo articolo direi di lasciarvi con una delle più geniali citazioni di Dylan Dog: “L’ombrello è un’invenzione utile, specialmente quando non piove”.

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