Niente sorpasso. Agorà del calcio: Napoli-Inter 1-1

di Alessandro Sommella (VE)

Una partita fondamentale per entrambe le compagini Napoli-Inter, che avrebbe potuto decretare il sorpsso da parte degli azzurri a +2.

Fin dai primi minuti le squadre sono attivissime, ma proprio in questi momenti De Vrij, anticipato da Osihmen, manda il nigeriano a terra con un pestone: rigore. Insigne batte a rete ed è 1-0 al 7’.

Successivamente i toni dell’incontro non si abbassano, volgendo le manovre d’attacco soprattutto in rapidi contropiedi. Il Napoli ne fa da padrone, schiacciando l’Inter nettamente in difficoltà e arrivando a concludere più volte nel giro di pochi minuti, con il solito Osihmen, ma anche con Insigne. L’occasione più clamorosa è probabilmente, però, il palo di Zielinski, arrivato con un tiro da fuori area dopo la sponda di Insigne a seguito della sgroppata di Politano.

Da segnalare che nel primo tempo esca, per dolori fisici, l’ex di turno Matteo Politano.

Nel secondo tempo però, l’allungamento delle squadre da il pallino del gioco all’Inter, che infatti al 47’ insacca con Dzeko. Lautaro crossa al centro da destra, il bosniaco cerca l’incornata, e la palla sbatte prima su Di Lorenzo e poi su Koulibaly, diventando un perfetto assist per il centravanti nerazzurro che non sbaglia: 2-0.

L’andamento dunque vede un’Inter che tira fuori la testa, ma in effetti le occasioni più interessanti rimangono quelle degli azzurri: prima la conclusione di Osihmen che torva il piede di Handanovic, poi Elmas che, a tu per tu con il serbo, sfruttando una svirgolata, mette la zampa, incontrando i suoi guantoni.

Il match si conclude sull’1-1, risultato di certo non dei più attesi ma che ugualmente può essere accettato da entrambe le sfidanti per una partita di questo calibro.

Bravi davvero tutti, ma dovendo proprio sottolineare qualcuno ovviamente cito: Osihmen, sempre il più pericoloso, nonostante oggi abbia mancato la concretizzazione si è comunque portato a casa un penalty; Dzeko, che si riconferma uno dei più validi in Italia nel suo ruolo; Koulibaly, che seppur commette errori abbastanza importanti riesce a compensarli con diversi interventi di pura tecnica, fisicità e senso della posizione; e infine il lavoro di gestione dell’asse Lobotka-Ruiz.

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