Padroni
di Luigi Paolella e Alessandro Ciervo (IF)
Padroni non solo in campo nella partita contro il Torino.
Padroni non solo della classifica, che vede gli azzurri primi in solitaria a +3 dall’Inter che ha steccato ancora, stavolta contro la Roma.
Padroni soprattutto del proprio destino sono ormai gli uomini di Conte, che a 4 giornate dalla fine vedono il sogno scudetto ormai da vicino, cosa molto difficile da pronosticare a inizio campionato, con un Napoli reduce da un decimo posto e squadre come la Juve e la stessa Inter rafforzatesi ancor di più.
Dopo 2 anni si è tornato a sentire al “Maradona” il coretto “La capolista se ne va”, non accadeva dal magico Napoli di Spalletti, allora trascinato, tra i tanti, da Kvaratskhelia, che arrivò all’ombra del Vesuvio in quella sessione di mercato estivo. Oggi Kvaratskhelia si trova ormai a Parigi, ma al suo posto c’è un altro ragazzo che sta trascinando gli azzurri, uno scozzese, alto e biondo, con il numero 8 sulle spalle.
Il suo nome è Scott McTominay, ormai beniamino dei tifosi, dopo aver segnato 11 gol in campionato, 5 nelle ultime 3.
Quella di ieri sera è stata l’ennesima prova di forza di una squadra consapevole delle proprie capacità, una di quelle che scendono in campo con il solo obiettivo di portarsi a casa i 3 punti. E infatti, al 7 minuto, ecco sbucare alle spalle della retroguardia Torinese lo scozzese di cui parlavamo prima: anticipo su Tameze e “Maradona” in delirio.
Al tramonto della prima frazione, il Napoli esegue nuovamente lo stesso copione di prima e McTominay firma un’altra doppietta che significa primo posto.
Nella ripresa c’è spazio per alcune riserve come Billing e Simeone – anche a causa del risentimento muscolare di Buongiorno e una botta arrecata ad Anguissa – ma nonostante ciò il Napoli in tranquillità gestisce la partita e porta a casa il risultato.
Adesso siamo padroni del nostro destino e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo, per rivivere quelle emozioni di 2 anni fa ancora più in grande.