Una grande lezione di vita: Life is Strange

di Alessia Di Natale I H
Michela Ricchiuti IV H

Capita a tutti, nella vita, di ritrovarsi in delle situazioni in cui si è costretti a prendere delle decisioni. In alcune occasioni non ci poniamo alcun problema a scegliere un’opzione piuttosto che un’altra; ci sono, però, dei momenti in cui dobbiamo effettuare delle scelte importanti e difficili da prendere potrebbero avere determinate conseguenze sul nostro futuro. Di sicuro vi sarà capitato almeno una volta di compiere un passo falso, di scegliere qualcosa che credevate fosse la soluzione migliore, rivelandosi poi di essere scelta sbagliata; vi sarà capitato di avere dei rimpianti, di provare il forte desiderio di riavvolgere il tempo e cambiare il corso delle cose, incapaci di accettare a p decisioni effettuate. Quanti di voi, per quanto sapessero che fosse una cosa surreale e impossibile, avrebbero voluto trovarsi in possesso di poteri soprannaturali in grado di teletrasportarli indietro nel tempo ogni qualvolta lo volessero? Questo argomento è stato preso in considerazione ed affrontato in “Life is Strange”, videogioco di avventur diretto da Raul Barbet e Michel Koch, sviluppato dalla Dontnod Entertainment per Una grande lezione di vita: Life is Strange Capita a tutti, nella vita, di ritrovarsi in delle situazioni in cui si è costretti a prendere delle decisioni. In alcune occasioni non ci poniamo alcun problema a scegliere un’opzione i sono, però, dei ettuare delle scelte importanti e difficili da prendere che potrebbero avere determinate conseguenze vi sarà capitato almeno una volta di compiere un passo falso, iere qualcosa che credevate fosse la rivelandosi poi di essere la scelta sbagliata; vi sarà capitato di avere dei rimpianti, di provare il forte desiderio di riavvolgere il tempo e cambiare il corso delle cose, incapaci di accettare a pieno le decisioni effettuate. Quanti di voi, per quanto sapessero che fosse una cosa surreale e impossibile, avrebbero voluto trovarsi in possesso di poteri soprannaturali in grado di teletrasportarli indietro nel tempo ogni argomento è stato preso in considerazione ed affrontato in “Life is Strange”, videogioco di avventura grafica diretto da Raul Barbet e Michel Koch, sviluppato dalla Dontnod Entertainment per diverse piattaforme e pubblicato ufficialmente dalla Square Enix La trama Protagonista della nostra storia è Max Caulfield: studentessa della Blackwell Accademy, la più prestigiosa scuola della sua città, è una ragazza come tante altre con una grande passione per la fotografia; con essa scoprirà di poter padroneggiar viaggiando nel passato e modificando a suo piacimento il corso degli eventi. Dopo aver capito come utilizzarlo, con esso tenterà di aiutare le vite delle persone che sono al suo fianco, di fare del bene a chi la circonda. Insomma, decide di div supereroina dei fumetti, sentendosi, per la prima volta in vita sua, sicura di sé e in grado di fare qualsiasi cosa; col trascorrere del tempo, però, capirà che tali poteri non sono realmente un “dono” come pensava: sembra che infatti sia legato ad essi un devastante cataclisma che minaccia di spazzare via la sua città in un futuro non molto lontano. Scossa e al tempo stesso incuriosita da tale situazione, Max tenterà di risolvere questo arcano con un aiuto da parte di Chloe Price, la sua vecchia migliore amica. Modalità di gioco “Life is Strange” non è il classico videogame in cui a prevalere sono l’azione e l’avventura: presenta, al contrario, una modalità di gioco molto semplice e lineare, basata completamente sull’effettuare delle base alle quali potranno presentarsi determinate conseguenze che andranno a modificare e personalizzare la trama. Max potrà esplorare le diverse località in cui la storia è stata ambienta esse, ma in modo alquanto limitato; in svariate circostanze si dovrà piattaforme e pubblicato dalla Square Enix. La trama Protagonista della nostra storia è Max Caulfield: studentessa della Blackwell la più prestigiosa scuola della sua , è una ragazza come tante altre con una grande passione per la fotografia; con essa scoprirà di poter padroneggiare il tempo, viaggiando nel passato e modificando a suo piacimento il corso degli eventi. Dopo aver capito come utilizzarlo, con esso tenterà di aiutare le vite delle persone che sono al suo o, di fare del bene a chi la circonda. Insomma, decide di diventare una sorta supereroina dei fumetti, sentendosi, per la prima volta in vita sua, sicura di sé e in grado di fare qualsiasi cosa; col trascorrere del tempo, però, capirà che tali poteri non sono realmente un “dono” come pensava: sembra legato ad essi un devastante cataclisma che minaccia di spazzare via la sua città in un futuro non molto lontano. Scossa e al tempo stesso incuriosita da tale situazione, Max tenterà di risolvere questo arcano con un aiuto da parte di Chloe Price, la sua odalità di gioco “Life is Strange” non è il classico videogame in cui a prevalere sono l’azione e l’avventura: presenta, al contrario, una modalità di gioco molto semplice e lineare, basata completamente sull’effettuare delle scelte in base alle quali potranno presentarsi determinate conseguenze che andranno a modificare e personalizzare la trama. Max potrà esplorare le diverse località in cui la storia è stata ambientata e interagire con esse, ma in modo alquanto limitato; in svariate circostanze si dovrà sfruttare il suo dono per affrontare determinati ostacoli e sciogliere diversi enigmi di una non grande complessità. A causa della quasi assenza del gameplay, ritenuto piuttosto “povero”, non è un videogioco apprezzato da molt nonostante tale consapevolezza, la casa produttrice ha scelto di adottare questo schema di gioco per far sì che la storia sia narrata allo stesso modo di un film, che lo “spettatore” s’immedesimi maggiormente nel protagonista e che le scelte da lui effettuate esercitino un peso maggiore sul suo stato d’animo. Insomma, lo scopo dei condirettori Barbet e Koch era proprio quello di rendere “Life is Strange” un’avventura grafica, una sorta di film video condotto e personalizzato dalle decisioni del giocatore. Grafica ed ambientazione La storia è ambientata principalmente nella scuola di Arcadia Bay e nella casa di Chloe; abbastanza frequenti sono anche la tavola calda della madre della ragazza punk e la discarica della città, una sorta di “rifugio segreto” in cui Chloe trascorre la maggior parte del suo tempo, dilettandosi nel comportarsi come una ragazza ribelle e senza regole. Arcadia Bay è una cittadina immaginaria situata in Oregon, località del Pacifico del Nord-ovest presa in considerazione da Jean-Maxime Moris, il cofondatore della Dontnod Entertainment, dono per affrontare determinati ostacoli e sciogliere diversi enigmi di una non grande complessità. A causa della quasi assenza del gameplay, ritenuto piuttosto “povero”, non è un videogioco apprezzato da molti; nonostante tale consapevolezza, la casa produttrice ha scelto di adottare questo schema di gioco per far sì che la storia sia narrata allo stesso modo di un film, che lo “spettatore” s’immedesimi maggiormente nel protagonista e che le scelte da lui ttuate esercitino un peso maggiore sul suo stato d’animo. Insomma, lo scopo dei condirettori Barbet e Koch era proprio quello di rendere “Life is Strange” un’avventura rafica, una sorta di film videoludico condotto e personalizzato dalle decisioni del Grafica ed ambientazione La storia è ambientata principalmente nella scuola di Arcadia Bay e nella casa di Chloe; abbastanza frequenti sono anche la tavola calda della madre della ragazza punk e la discarica della città, una sorta di “rifugio segreto” in cui Chloe trascorre la maggior parte del suo tempo, dilettandosi nel comportarsi come una ragazza ribelle e senza regole. Arcadia Bay è una cittadina immaginaria situata in Oregon, località del ovest presa in Maxime Moris, il cofondatore della Dontnod Entertainment, perché ritenuta adatta a rappresentare i sentimenti di nostalgia dell’adolescenza e malinconia tipici dei paesaggi della storia. Non ha invece riscosso altrettanto successo la realizzazione della grafica, considerata dai giocatori non molto curata nei dettagli e poco realistica per le sfumature di colori utilizzate. Non è un elemento che è stato trascurato o preso in poca considerazione dagli sviluppatori: a causa di restrizioni economiche è stato deciso di adottare una particolare tecnica nella realizzazione dell’estetica di paesaggi e personaggi, diventando poi uno degli elementi più rappresentativi del videogioco. Le texture sono state completamente dipinte a mano ed inserite così com’erano s all’interno della storia, delineandone i contorni in modo morbido e quasi dolce; i colori sono lievi e luminosi, caratterizzati dalle classiche sfumature dei pastelli. Spesso questa gradazione limpida si trova in contrasto con la cupezza e alcuni episodi, mettendone in risalto l’espressività di emozioni e sentimenti. La colonna sonora Si tratta dell’aspetto preferito in maggior misura dai giocatori di “Life is Strange”. la colonna sonora è stata composta da Jonathan Morali, membro del gruppo musicale Syd Matters, e si ispira al genere moderno dell’indie folk, ritenuto dagli sviluppatori quello più adatto nella rappresentazione e nella trasmissione di quei sentimenti cupi e nostalgici che caratterizzano l’ambientazione; acc perfettamente ogni scena della storia e a livello di emozioni riesce a coinvolgere in modo straordinario il giocatore, permettendogli di immedesimarsi con più facilità nella trama. Nel tentativo di perché ritenuta adatta a rappresentare i sentimenti di nostalgia dell’adolescenza e malinconia tipici dei paesaggi della storia. Non ha invece riscosso altrettanto successo lla grafica, considerata dai giocatori non molto curata nei dettagli e poco realistica per le sfumature di colori utilizzate. Non è un elemento che è stato trascurato o preso in poca considerazione dagli sviluppatori: a causa di restrizioni ato deciso di adottare una particolare tecnica nella realizzazione dell’estetica di paesaggi e personaggi, diventando poi uno degli elementi più rappresentativi del videogioco. Le texture sono state completamente dipinte a mano ed inserite così com’erano state realizzate all’interno della storia, delineandone i contorni in modo morbido e quasi dolce; i colori sono lievi e luminosi, caratterizzati dalle classiche sfumature dei pastelli. Spesso questa gradazione limpida si trova in contrasto con la cupezza e la drammaticità di alcuni episodi, mettendone in risalto l’espressività di emozioni e sentimenti. La colonna sonora Si tratta dell’aspetto preferito in maggior misura dai giocatori di “Life is Strange”. la colonna sonora è stata composta da i, membro del gruppo musicale Syd Matters, e si ispira al genere moderno dell’indie folk, ritenuto dagli sviluppatori quello più adatto nella rappresentazione e nella trasmissione di quei sentimenti cupi e nostalgici che caratterizzano l’ambientazione; accompagna perfettamente ogni scena della storia e a livello di emozioni riesce a coinvolgere in modo straordinario il giocatore, permettendogli di immedesimarsi con più facilità nella trama. Nel tentativo di rafforzarla e personalizzarla, la Dontnod Entertainment ha acquistato su licenza il permesso di utilizzare alcuni brani che vanno ad arricchire notevolmente quelle scene dal carattere maggiormente toccante ed emozionante. È proprio questo l’aspetto che ha trasformato completamente la colonna sonora della storia, dandole una sorta di “marcia in più” e permettendole di trasmettere emozioni e sensazioni con più forza e semplicità. Un potente significato “Life is strange” è uno di quei pochi videogiochi dal significato veramente molto profondo. Non solo vuole mettere in risalto quanto forte possa essere il potere dell’amicizia, nella storia affrontata quasi come se fosse una sorta di ancora di salvezza, sia per la nostra protagonista sia per le persone che la circondano: tra i vari fili che tessono la trama si nasconde un messaggio fortemente legato ai poteri di Max. Non esiste un modo per cambiare il passato, ritornare indietro nel tempo e fare in modo che ogni cosa vada per il verso giusto, evitare di soffrire per aver fatto una scelta sbagliata. Tutte le azioni compiute dalla protagonista, le scelte effettuate e i problemi da cui è fuggita vogliono farci capire non che avere un potere del genere sia un “dono” in grado di realmente: al contrario, vogliono incitarci a rafforzarla e personalizzarla, la Dontnod ha acquistato su licenza il permesso di utilizzare alcuni brani che vanno ad arricchire notevolmente quelle scene dal carattere maggiormente toccante ed emozionante. È proprio questo l’aspetto che ha trasformato completamente la colonna storia, dandole una sorta di “marcia in più” e permettendole di e sensazioni con più Un potente significato” è uno di quei pochi videogiochi dal significato veramente molto profondo. Non solo vuole mettere in risalto quanto forte possa essere il potere dell’amicizia, nella storia affrontata quasi come se fosse una sorta di ancora di salvezza, protagonista sia per le persone che la circondano: tra i vari fili che tessono la trama si nasconde un messaggio fortemente legato ai poteri di Max. Non esiste un modo per cambiare il passato, ritornare indietro nel tempo e fare in modo per il verso giusto, evitare di soffrire per aver fatto una scelta sbagliata. Tutte le azioni compiute dalla protagonista, le scelte effettuate e i problemi da cui è fuggita vogliono farci capire non che avere un potere del genere sia un “dono” in grado di aiutarci realmente: al contrario, vogliono incitarci a non agire come Max, perché continuando a rimandare i problemi e a rimpiangere le scelte effettuate non saremo mai capaci di andare avanti e risolvere le nostre difficoltà. Ciò che è passato è passato pienamente accettarlo così com’ grado di lasciarci alle spalle ciò che è stato e di proseguire il nostro cammino a testa alta, avendo fiducia in noi stessi e nelle nostre abilità. In conclusione, “Life is Strange” è un videogioco con un forte potenziale e una trama molto bene accurata, un grande titolo che i più appassionati di videogiochi storie di questo stesso genere non dovrebbero farsi scappare fra le mani non agire come Max, perché continuando a rimandare i problemi e a rimpiangere le scelte effettuate non saremo mai capaci di andare avanti e risolvere le nostre difficoltà. Ciò che è passato è passato e noi dobbiamo pienamente accettarlo così com’è, essere in rci alle spalle ciò che è stato e di proseguire il nostro cammino a testa alta, avendo fiducia in noi stessi e nelle nostre In conclusione, “Life is Strange” è un con un forte potenziale e una trama molto bene accurata, un grande titolo che i più appassionati di videogiochi e di storie di questo stesso genere non dovrebbero farsi scappare fra le mani.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.