UN RAGAZZO NEL FAR WEST: UN PICCOLO E DIMENTICATO CAPOLAVORO

di Andrea Buono (4E)

Sono sicuro che nessuno di voi conosca questo fumetto nato nel 1958 da Sergio Bonelli e con gli anni diventato un fumetto scritto quasi unicamente da Gianluigi Bonelli, eppure quando uscì ebbe un discreto successo, peccato che stiamo parlando di più di 60 anni fa.

Ma esattamente cos’è “Un ragazzo nel far west”?

“Un ragazzo nel far west”, come detto prima, è un fumetto uscito nel 1958 scritto inizialmente da Sergio Bonelli e poi passato nelle altrettanto abili mani del padre Gianluigi Bonelli.

Ai disegni abbiamo un giovane Giovanni Ticci e Franco Bignotti, due grandissimi disegnatori che con il tempo non faranno che aumentare la qualità dei loro disegni, in particolare Giovanni Ticci diventerà uno dei disegnatori più rinominati per Tex.

Ma tornando al fumetto, “Un ragazzo nel Far West” narra le avventure di Tim Carter, giovane ragazzo figlio di un proprietario terriero, e Dusty Ryan, un uomo amante del whisky, un buono a nulla ma col tempo si rivelerà un validissimo compagno di avventure.

Il fumetto inizia in tragedia, infatti il padre di Tim Carter verrà ucciso da un fuorilegge che voleva appropriarsi dei suoi territori e, non riuscendoci con le buone, ha usato le maniere forti.

Tim riuscirà a fuggire dall’assedio che era stato tenuto al padre e giurerà vendetta contro il criminale.

Mentre Tim Carter affina la sua abilità per sconfiggere il criminale, incontrerà Dusty, e deciderà di portarlo con sé.

Tim in seguito a una lunga serie di peripezie riuscirà a trovare l’assassino di suo padre e lo ucciderà senza scrupoli.

Ovviamente la storia non finisce qui.

Infatti Tim è rimasto senza un soldo e Dusty non lo può certamente aiutare economicamente, così decideranno entrambi di arruolarsi nelle giacche azzurre americane.

Tim già da subito si distingue dalle altre giacche azzurre per abilità e intelligenza e ben presto diventerà un soldato molto stimato.

Dusty invece verrà sempre considerato come un ubriacone dalle altre giacche azzurre, ma non per questo era odiato, anzi, era benvoluto dagli altri.

Tim sotto le giacche azzurre vivrà un sacco di avventure tra indiani e fuorilegge e pensava che per tutta la vita sarebbe stato un soldato.

Ma il fato voleva altro.

Infatti un giorno arrivò al forte dove alloggiavano Tim e Dusty un notaio, che cercava Dusty.

Il notaio annuncia a Dusty che suo zio era morto e aveva lasciato in eredità a Dusty un bellissimo ranch.

Ovviamente era un’offerta che non si poteva rifiutare, così Dusty deciderà di firmare le dimissioni e passare il resto della sua vita al ranch, mentre Tim aveva intenzione di rimanere nelle giacche azzurre.

Ma un avvenimento farà cambiare ben presto idea a Tim, infatti Tim fu chiamato come scout a guidare un orrendo massacro contro una tribù indiana che aveva come agente indiano un truffatore, che aveva lasciato gli indiani senza coperte e cibo, facendo morire molta povera gente.

Gli indiani in preda alla fame, non esitano a commettere stragi pur di guadagnarsi cibo, e il povero Tim non riuscirà in tempo a provare l’innocenza degli indiani e assisterà impotente al massacro di tutta la tribù indiana da parte delle giacche azzurre di cui lui stesso aveva fatto parte per anni.

Tim, sconvolto dall’accaduto, non reggerà e deciderà anche lui di dare le dimissioni e andare al ranch di Dusty.

Quest’ultima storia che vi ho riassunto uscì nel 1976 scritta da Decio Canzio e disegnata da Franco Bignotti e fu l’ultimo episodio della serie.

L’intera serie è meravigliosa, un piccolo gioiello, che si può leggere comodamente online tramite Bonelli Digital Classic.

Sono rimasto molto contento del fatto che la casa editrice abbia incluso sulla piattaforma anche questa serie perché è veramente bella nel complesso, non solo dal punto di vista della qualità, ma anche dal punto di vista di scorrevolezza.

Se dovessi dare un voto alla serie nel complesso, darei senza ombra di dubbio un 10 pieno.

Se mai un giorno vorreste leggerla, sapete dove trovarla.

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