Luca’s Stars: Il Toro, l’ostinato pensatore

di Francesca Pia Piantarosa (VF) e Leonetta Barbarulo (IF)

Buon primo Aprile a tutti voi! E no, non vi facciamo nessuno scherzo. Vi presentiamo anzi il secondo segno nel ciclo dello Zodiaco, il Toro! Simile all’Ariete per la determinazione, ma totalmente opposto per gli ideali (date uno sguardo alla scheda precedente sull’Ariete se vi va di fare un confronto); anche il Leone, per quanto molti pensino che questi due segni non abbiano nulla in comune, presenta in realtà diverse peculiarità comuni al segno di terra di cui andremo a discutere.

 

Il Toro, II segno dello Zodiaco (21 Aprile-20 Maggio)

Elemento Terra
Pianeta Venere
Colore Verde
Pietra Smeraldo
Giorno Venerdì
Fiore Rosa
Personaggio famoso Travis Scott
Canzone Finché non mi seppelliscono-Blanco

 

Descrizione:

Il segno del Toro è estremamente legato alla terra e alla fertilità: non a caso è il primo segno di questo elemento che troviamo nell’oroscopo. Il Toro possiede una strabiliante tenacia e un’impeccabile coerenza, tratti tipici dei segni di terra che li rendono instancabili lavoratori. Spesso la tenacia dei nati sotto questo segno li porta ad essere irragionevoli: fermamente convinti delle loro idee, si ostinano a difenderle anche a costo di negare l’evidenza. Però a differenza degli Ariete, i Toro non sono affatto impulsivi, poiché frenati dalla calma e dalla continua riflessione. Infatti si prendono il loro tempo quando si tratta di pensare a decisioni importanti e nonostante la loro lentezza nel ragionamento, riescono sempre a portare a termine i loro progetti. Questa sua caparbietà, accompagnata dall’attitudine alla pazienza, porta il Toro a tendere verso la serenità e la stabilità. Amano dunque circondarsi di comodità e godere dei piaceri della vita, lasciandosi spesso attrarre dalla pigrizia; non lo fanno perché amanti del lusso, ma perché ritengono sia necessario per vivere in modo completo e appagante. Talvolta però la sua ricerca del quieto vivere viene interrotta quando viene tradita la sua lealtà, portandolo ad assumere un atteggiamento irascibile che lo fa sembrare pericoloso anche agli occhi delle persone più familiari.

Rapporti affettivi:

In amore, il Toro conserva sempre la sua indole riflessiva e i suoi principi di stabilità. Governati da Venere, sono inclini al romanticismo e farebbero di tutto per la persona amata, a patto che questi sentimenti siano sinceramente ricambiati. Quando si affeziona diventa geloso e possessivo, ma non tanto da condizionare il partner, perché vuole che la relazione sia duratura. I Toro sono inoltre provvisti per natura di un’ammaliante sensualità che li porta a vivere i rapporti amorosi, nonché erotici, con una rara spontaneità. La sua passionalità è tale da rendere il Toro un amante al quale piace godere appieno ogni istante, tanto da sfociare quasi nell’estremismo. Attratto carnalmente da tutto quello che gli può interessare, resta comunque tenero e solare anche nei momenti più intimi.

Affinità Toro-Leone:

Due segni energici, ostinati nel raggiungimento dei loro obiettivi, amanti della vita agiata e della bellezza: il Toro e il Leone sono più simili di quanto possa sembrare! È difficile talvolta riuscire a conciliare le divergenze, causate perlopiù dall’inclinazione data dai diversi elementi rappresentativi; da un lato la ricerca di stabilità e comprensione, dall’altro il desiderio di successo e attenzioni. Ciò che rende però questa coppia funzionale, sia in amicizia sia in amore, è il fatto che sono entrambi muniti di una grandissima forza di volontà: se vogliono che il rapporto funzioni, sanno mettere da parte i loro singoli interessi per dedicarsi totalmente all’altro. Un’altra caratteristica comune è la loro passionalità e la premura nel dimostrare i propri sentimenti in maniera spontanea e originale, soprattutto attraverso i gesti, che siano semplici coccole o addirittura regali. Una volta stabilito un legame solido, basato sul rispetto e sulla concretezza, i due difficilmente lo spezzeranno.

Mitologia:

Il Toro trova la sua correlazione mitologica nella figura del Minotauro, figlio della regina di Creta Pasifae, moglie di Minosse, e di un bellissimo e robusto toro bianco donato al re di Creta da Poseidone per sacrificarlo. Minosse decise di tenere per sé il toro e allora il dio lo punì consentendo l’unione tra l’animale e sua moglie. Il Minotauro, nonostante la sua corporatura umana, aveva la testa e l’istinto selvaggio del toro e pertanto Minosse lo rinchiuse al centro del labirinto di Cnosso. Ogni anno venivano scelti 7 fanciulli e 7 fanciulle da sacrificare all’ibrido, e tra questi ci fu Teseo, figlio del re Egeo, che riuscì a sconfiggerlo e ad uscire dal labirinto grazie alla giovane Arianna, figlia legittima di Pasifae che gli aveva consegnato l’estremità di un gomitolo di lana per consentirgli di trovare la via d’uscita. Nel Minotauro emerge l’espressione più alta di come un Toro, se si arrabbia, può diventare pericoloso più di ogni altro segno.

Frase guida: “Ricordati di chi c’era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene.” Marilyn Monroe

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