CIRCE: LA MAGA INCOMPRESA

di Mariarosaria Aucelli e Giulia Scognamillo (IG)

Ciao amici Pansiniani! Con il nostro contributo daremo maggiore spazio anche alle recensioni di libri qui su Pausa Caffè.
Come diceva Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.”…e oggi quale vita vivremo?
Ci immedesimeremo in quella di Circe, attraverso il libro omonimo di Madeline Miller, anche autrice del più noto  “La Canzone Di Achille”; il romanzo, pubblicato nel 2018 e tradotto in 6 lingue (tra cui l’italiano),  racconta il mito della maga intrecciandolo con elementi moderni e fornendo una visione diversa dalla tradizione senza però stravolgere la trama, rivelando un passato da sempre ignorato.
La storia, ambientata nell’antica Grecia al concludersi della famosissima guerra di Troia, si apre con la nascita di Circe alla corte del Dio del sole Elios, suo padre.
A causa di un’infanzia infelice, carente di affetto, e della sua condizione di inferiorità nella società del tempo in quanto donna, nonostante fosse di discendenza divina, Circe cresce
nell’ombra dei suoi illustri fratelli, cercando costantemente di diventare motivo d’orgoglio per i suoi genitori ed attirare le loro attenzioni su di lei. In un contesto sociale dove sia tra i mortali che tra gli dei primeggia chi ha più potere, ella riesce ad ottenerlo scoprendo i “pharmakon”, che la aiuteranno a padroneggiare la magia causando sì la sua rinascita, ma anche la sua rovina. Per via di questa scoperta, sarà infatti definita un mostro e condannata all’esilio sull’isola di Eea, dove accresce la sua forza fisica e caratteriale, imparando così a proteggersi e ad amare se stessa e gli altri. Saranno importanti nel corso della narrazione due personaggi, in cui la maga si imbatte durante il suo esilio: Ermes, il dio messaggero, che le tiene compagnia raccontandole notizie provenienti dalla sua terra natia, e in seguito Odisseo, imbattutosi in lei durante il suo ritorno a Itaca, che verrà trattenuto sull’isola come raccontano i miti che già conosciamo.
La narrazione è caratterizzata da un vocabolario arcaico ed elegante, ma mai soffocante, che richiama l’atmosfera della Grecia antica, animata da vicende mitologiche di dei ed eroi.
La lettura, grazie alla narrazione in prima persona, è scorrevole ma non per questo superficiale, in quanto l’autrice è abile in tutto e per tutto a coinvolgere il lettore nella storia, partendo dall’infanzia di cui pochi conoscono le vicende fino ai miti più noti, il tutto accompagnato da un intenso coinvolgimento sensoriale ed emotivo.
A volte sembra quasi di passeggiare assieme a Circe sulle spiagge di Eea, avvertendo la sua rabbia, la sua paura, le sue insicurezze, o di percepire il profumo delle erbe che lei stessa ha lavorato con fatica e determinazione, che hanno costituito l’unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi per sopravvivere in un contesto così duro.

6 pensieri riguardo “CIRCE: LA MAGA INCOMPRESA

  • 28 Novembre 2022 in 23 h 14 min
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    Grazie ragazze, complimenti per la scelta del libro, sono certa che in molti seguiranno il vostro consiglio, grazie alle suggestioni che avete evocato…

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  • 29 Novembre 2022 in 22 h 07 min
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    Brave ragazze!!
    Anche a me questo libro è piaciuto molto!

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  • 30 Novembre 2022 in 11 h 19 min
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    Indipendentemente dal libro che si legge leggere arricchisce dentro e pure fuori….brava!!

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  • 30 Novembre 2022 in 18 h 26 min
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    Un complimento sentito alle ragazze che hanno recensito, mi hanno fatto rivivere le stesse sensazioni provate quando l’ho letto, ottimo lavoro. 👋

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  • 30 Novembre 2022 in 18 h 35 min
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    La lettura ha un valore inestimabile in quanto tra le poche cose che riesce ad appagare l’animo umano, splendido articolo che ha sicuramente colto il valore intrinseco di questo patrimonio.

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  • 1 Dicembre 2022 in 18 h 54 min
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    I miei complimenti alle due autrici della recensione al libro CIRCE che in poche parole hanno saputo efficacemente descriverne il contenuto, la scrittura, il ritmo del racconto mitologico .Brave !

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